sabato 9 luglio 2016

Gewre: la gatta che non abbandona la casa del suo amico umano, scappato dalla guerra.


A Kobane, città siriana devastata dalla guerra e una delle prime ad essere caduta sotto l’avanzata delle armate del Califfato, una gatta ha aspettato il ritorno del suo umano tra le macerie della casa.
Il proprietario, Merrof Ekary, era fuggito dalla sua dimora ormai sotto attacco ma quando è tornato un anno dopo sul posto ha trovato la sua micia Gewre ancora lì, a sorvegliare la sua casa e probabilmente ad aspettare il ritorno del suo amato umano.
A raccontare la sua storia è un giornalista freelance, Jack Shahine, vicino di casa e amico di Ekary. «L’ISIS era ormai vicino, regnava il caos, tutti erano spaventati e correvano da una parte all’altra, hanno visto che la gatta aveva partorito, ma non hanno potuto portarla con loro. L’hanno lasciata lì e il mio amico era assolutamente distrutto. Credeva che, rimanendo con la mamma, i cuccioli avrebbero avuto più chance di sopravvivere».
Ekary tornò a casa mesi dopo, a seguito della liberazione di Kobane, per ispezionare il danno e trovò la sua amata Gewre che lo aspettava, anche se purtroppo dei cuccioli non c’era più traccia.
Quando l’amore di un gatto può andare oltre ogni confine o barriera.


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