mercoledì 10 agosto 2016

Prigioniero in casa per 15 giorni senza cibo: salvato.


Lo hanno trovato sul soppalco, ormai allo stremo delle forze, disidratato e denutrito. Da almeno un paio di settimane era stato abbandonato, rinchiuso da solo in quell’appartamento di via del Ceppo, dai suoi proprietari. A salvare la vita a quel gatto di due anni e mezzo dimenticato da chi avrebbe dovuto prendersene cura, la padrona di casa, insospettita da una finestra aperta ormai da tre giorni e dal fatto che i suoi affittuari non rispondessero al suo insistente bussare alla porta. Ha chiamato i carabinieri e insieme a loro ha aperto con la sua copia delle chiavi.

Davanti alla donna e ai militari del Norm, la scena di un appartamento completamente buttato all’aria, probabilmente dal povero gatto che per giorni deve aver cercato ovunque qualcosa da mangiare e da bere, prima di abbandonarsi moribondo ad un destino che sembrava segnato.

Adesso Leo (questo il nome che gli ha dato la coppia che lo ha avuto in custodia giudiziale: «Leo, perché per sopravvivere in quelle condizioni deve avere senz’altro la forza di un leone» spiegano i due) sta bene, si è quasi completamente ripreso dalla brutta avventura che per un soffio non gli è costata la vita.

I suoi due ex padroni, invece, sono stati denunciati per abbandono e maltrattamenti di animali.

Sono stati i carabinieri del Norm a ricostruire ciò che era accaduto, dopo essere entrati nell’appartamento di via del Ceppo, in pieno centro storico di Pistoia, con la proprietaria. Come detto, la donna, non riscuotendo l’affitto da tempo era andata a vedere di persona cosa era successo. E per tre giorni, pur vedendo una finestra aperta, non aveva avuto risposte a tutto il suo bussare e suonare. Alla fine, temendo che potesse essere accaduto qualcosa agli affittuari, ha deciso di chiamare i carabinieri.

Ed è venuto fuori che i due inquilini, marito e moglie – 32 anni lui, 28 lei, entrambi pistoiesi – se ne erano andati entrambi di casa, sembra impegnati in una burrascosa separazione, fregandosene beatamente del destino del loro gatto. Entrambi, comunque, sono stati molto vaghi su quando di preciso lo hanno abbandonato, scaricandosi la colpa a vicenda.

Fatto sta che il gatto è stato preso immediatamente in cura dai volontari dell’Enpa di via Agati e sottoposto alle cure veterinarie necessarie, mentre già dopo i primi accertamenti da parte dei carabinieri la procura ne ha disposto il sequestro. Dopo un paio di giorni trascorsi nella struttura dell’ente, il gatto è stato dato in custodia giudiziale, in vista della futura adozione, ad una coppia pistoiese. Ed oltre ad una nuova casa ha trovato un nuovo nome.

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