lunedì 7 novembre 2016

Brescia, l'ultimo esemplare di ibis eremita ucciso inpallinato dai bracconieri/LEGGI



Brescia, un rarissimo ibis eremita, coinvolto in un progetto internazionale per la reintroduzione della specie nei cieli europei, è stato ritrovato morto dalle guardie venatorie del Wwf di Brescia in Val Camonica, nel Comune di Darfo Boario Terme, in località Angone. Si tratta di uno dei preziosi esemplari della missione "Reason for Hope - Reintroduction of the Northern Bald Ibis in Europe" che ha l'obbiettivo di ricostituire le colonie svernanti e riproduttive di questo uccello migratore, estinto da 400 anni in Europa a causa della pressione venatoria. I partner di progetto sono Austria, Germania e Italia, dove si conclude il viaggio invernale degli ibis, e il personale scientifico può contare anche sull'aiuto di volontari che seguono gli spostamenti degli esemplari nei cieli grazie a trasmettitori radio ad energia solare per segnalare la posizione. E' uno dei più importanti progetti di conservazione europei, ed è iniziato alcuni anni fa con pochi esemplari allevati in cattività, poi guidati lungo la rotta migratoria con l'aiuto di ultraleggeri.

Il coordinamento guardie Wwf Lombardia era stato allertato nella serata di venerdì poiché il trasmettitore Gps di cui sono dotati gli ibis eremita segnalava l'esemplare, soprannominato Enno, fermo da oltre ventiquattrore nella stessa posizione. "Conoscendo l'area, famosa per l'alto tasso di bracconaggio, ci siamo subito allarmati - racconta Antonio Delle Monache, coordinatore guardie Wwf Lombardia - proprio nelle ultime settimane avevamo predisposto servizi di vigilanza in collaborazione con il nucleo antibracconaggio del corpo Forestale. Purtroppo l'animale sottoposto a radiografia presso il Centro recupero animali selvatici Wwf dell'Oasi di Valpredina (Cenate Sopra - Bergamo) è stato centrato da una o più fucilate: oltre ottanta pallini hanno devastato il povero animale".


La specie si è estinta nel XVII secolo in Europa, e anche la popolazione orientale è recentemente scomparsa: dell'ultimo esemplare sopravvissuto, una femmina chiamata Zenobia, si sono perse le tracce. Solo la popolazione selvatica occidentale, in Marocco, conta su circa 500 esemplari.



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