martedì 29 novembre 2016

Questo piccolo gattino è stato trovato bloccato nel fango sotto un mucchio di acciaio in una giornata fredda.Leggi la storia/VIDEO


C'e' voluto un piccolo esercito di persone per salvare questo cucciolo che poi è
stato portato immediatamente dal veterinario.
un messaggio urgente è arrivato al Itty Bitty Comitato Kitty , un gruppo di salvataggio a Charleston, West Virginia, per un gattino che aveva bisogno di aiuto.
"Il tempo era molto freddo in quel momento e un gattino era bloccato nel fango e stava congelando tra dei pezzi di metallo," Dorella Tuckwiller, fondatore di IBKC , ha detto.
"Si è dovuto scavare per recuperare il gattino e poi lo abbiamo portato dal nostro veterinario, a Charleston. Era così freddo che è stato trasportato all'interno di una camicia, mentre si teneva strettamente al cuore dell'essere umano che era alla guida ".
Il piccolo era finalmente al sicuro e caldo!






"Era in ipotermia e quasi non reattivo per il momento ha detto Good Shepherd Veterinario Ospedale."

Steely Dan "Questo è il nome dato al gattino"era emaciato e molto malato, ma tutta la squadra del personale è rimasto al suo fianco, assicurandosi che avesse tutto quello di cui aveva bisogno per combattere per tutta la notte.


Che differenza può fare in un giorno!


Rimase in ospedale la prima notte in modo da poter essere monitorato. La mattina seguente, era un gattino completamente diverso, pieno di energia e molto loquace.
Steely Dan racconta la sua mamma umana è pronto per essere dimesso.




Sua madre adottiva Kelly lo ha portato a casa, e il piccolo amico in pelliccia a iniziato ad esplorare.

"Lui sta controllando le cose! Già usa la lettiera e ha incontrato i suoi nuovi amici", ha detto Kelly.


C'è tanta felicità e l'amore su quel faccino!
Il gattino salvato ha rubato il cuore di tutti nella sua famiglia adottiva. Dopo un paio di settimane, Kelly e la sua famiglia non poteva immaginare la vita senza di lui.Quel giorno, hanno fatto la sua sede permanente per lui.
Il gattino è stato rinominato Oscar il Kitty Man.


"Grazie a un piccolo esercito di persone che hanno curato il piccolo gattino, i veterinari ecc .... il pelosetto è stato adottato."

Man Kitty è cresciuto a passi da gigante. Passò in un coma di cibo che giace in grembo di sua madre, dopo una buona, abbondante pasto.


Tutti cresciuti ora! Kitty sta aiuto alla sua mamma adottiva di altri gattini bisognosi.

l'ex gattino salvato ora si prende cura di suo fratello adottivo, Aiden.




"What prima e dopo. Che vita incredibile ha avuto questo gatto.

"Questo è veramente perché facciamo quello che facciamo. Ci vuole il lavoro di squadra, ci vuole dedizione, ci vuole il sostegno di amici e sconosciuti per far accadere l' impossibile".


Cosa può fare l'amore! Condividi questa storia con i tuoi amici.

mercoledì 23 novembre 2016

Messico, cani gettati in camion della nettezza urbana in Messico: Bufala sul web/GUARDATE LE IMMAGINI


I cani sono considerati i migliori amici degli uomini, ma gli uomini non sono sempre i migliori amici dei cani. Questo è un dato di fatto! Purtroppo non mancano le denunce di maltrattamenti di animali in varie parti del mondo.
Notizie sugli animali spesso generano polemiche, dal momento che molti utenti di Internet prendono posizione contro ogni tipo di abuso o maltrattamento degli animali. Sapendo questo, alcuni divertono a mettere in giro immagini di animali che creano notizie dannose per creare falsi scompigli. Recentemente, c'è in giro una foto di due cani nella parte posteriore di un camion che rende garbage collection. Secondo quanto riferito, i netturbini avrebbero gettato i cani vivi nel camion della nettezza urbana. Il caso era in corso in Messico. Da notare bene il particolare dell'immagine, 


L'immagine qui sopra è stata registrata l'anno scorso in Ticoman. Tutto indica che i cani avrebbero avuto la responsabilità di vigilare per il camion. Questo è tutto! È una notizia che i cani sono stati gettati ancora vivi per essere schiacciati insieme ai rifiuti è SOLAMENTE RUMORE FALSO



lunedì 21 novembre 2016

RAGAZZINI TEPPISTI MALTRATTANO UN CUCCIOLO CON LA COLLA: SALVATO PER MIRACOLO/VIDEO

Piccoli teppisti con una pessima educazione data dai genitori sono sempre esistiti ma il danno di una mancata o errata educazione può trasformare dei piccoli innocenti, in veri piccoli mostri. Delle spietate creature senza cuore. Purtroppo nelle grinfie di questi baby delinquenti è finito un cucciolo randagio, ridotto in fin di vita dopo essere stato ricoperto di colla industriale e trascinato nel fango da bambini crudeli.
Le immagini strazianti del cucciolo chiamato dai volontari Pascal, mostrano le condizioni orribili e terrorizzate dopo il suo calvario subito in Turchia. Il cane che presumibilmente ha quattro mesi di età, non poteva muoversi ed ha conosciuto la cattiveria di bambini-mostro che si divertivano a mettere paura e a ferire il cucciolo.




Pascal è stato trovato nei pressi di una zona industriale a Istanbul, in Turchia, ed è stato curato dall’associazione He’Art of Rescue. I bambini avevano versato così tanta colla su di lui, che ha agito come il cemento e una delle sue orecchie è diventata necrotica, al suo interno non scorreva più sangue.




Anche la sua pelle ha subito dei danni a causa estrema dalle potenti sostanze chimiche presenti nella colla e ha dovuto subire una serie di bagni di trattamento medico per poter togliere le sostanze tossiche e dannose attaccate alla pelle.



Nonostante sia stato tormentato da bambini, si è mostrato tranquillo quando i veterinari si sono presi cura di lui, per la rimozione del pelo arruffato che si era incollato creando spessore con la colla.




Ma meno di un mese dopo essere stato salvato Pascal sta facendo un incredibile recupero e ora è irriconoscibile e ha anche fatto amicizia con un altro cucciolo.



Il cucciolo è ‘stato trovato positivo al virus di Parvovirosi canina, ma ha sconfitto l’infezione virale dopo diverse settimane di trattamento.




Nur Rima Yola, fondatore di He’Art ha detto – “Pascal era in uno stato miserabile, quando l’ho visto dentro a quella scatola. Non si muoveva, sembrava congelato, molto spaventato e molto traumatizzato.” “Dopo che la colla è stato rimossa, è rimasto in uno stato di shock per un giorno. In seguito al trauma subito, Pascal tendenzialmente volta le spalle per nascondersi dalla gente, per non farsi notare.”



Lentamente il cucciolo si sta abituando al personale nella clinica che, naturalmente gli sta trasmettendo tutto l’amore possibile. E’ particolarmente legato con uno dei medici che si occupa di lui, Hasan Akin. Sono legati da un profondo sentimento di amore.

Insegnare ai bambini cos’è il rispetto per gli altri è una delle regole principali per imparare a stare al mondo. Diversamente avremo messo al mondo solo dei piccoli criminali.



venerdì 18 novembre 2016

Cane troppo malato per piangere e per chiedere aiuto. Salvato dai ragazzi di Animal Aid/GUARDA IL VIDEO



Questo povero pelosetto, era talmente malato che non poteva nemmeno gridare dal dolore. Il suo utero stava praticamente esplodendo da una grave infezione chiamata piometra. Il veterinario ha riconosciuto i sintomi della piometra quasi subito, così è stato drenato il liquido e il pus dalla sua vagina, e sapeva che aveva bisogno di un intervento chirurgico d'urgenza. Appena è stato stabilizzato con fluidi e farmaci, è stato immediatamente operato. L'utero era gonfio ed era più di cinque volte della dimensione normale! L'infezione si era già diffusa e ci sono voluti circa 2 settimane per il recupero totale, ma Millie che è così forte e dolce, ha fatto un bel recupero. Guarda il video!


domenica 13 novembre 2016

Cane paralizzato salvato dai ragazzi di Animal Aid, guardate il suo straordinario recupero/VIDEO



Yamuna è un cane indiano di strada che è stato investito da una macchina e vagava trascinando le gambe posteriori perchè incapace di stare in piedi. Guardate cosa è successo nel giro di poche settimane di terapia fisica e di amore. Grazie ai ragazzi di Animal Aid Unlimited, India



Questo cane era in condizioni pietose, affamato e consumato dalla rogna. Guardate la sua trasformazione.



Vagava per le strade in una condizione di abbandono davvero incredibile. Un video ci mostra le condizioni in cui è stato trovato dai volontari e come nel tempo sia cambiato completamente.

La dimostrazione che basta un po’ di amore e qualche cura amorevole per cambiare le sorti di un povero cane, altrimenti condannato a morte certa.

Basta non voltarsi dall’altra parte, spesso, per poter ottenere dei risultati davvero incredibili e fare tanto bene per qualcuno.



lunedì 7 novembre 2016

MALTRATTAMENTI SUGLI ANIMALI, EDUARDO STOPPA E LA SUA TROUPE DI STRISCIA AGGREDITI IN UN CANILE/LEGGI


Il giornalista televisivo Edoardo Stoppa e la sua troupe di «Striscia la notizia» di Canale 5 sono stati aggrediti ieri in località San Paolo, nella zona dell’hinterland detta del Sopportico, mentre stavano effettuando un servizio su presunti maltrattamenti di cani in una struttura privata, appartenente a una famiglia non santagatese. Il canile ospiterebbe un allevamento di un centinaio di barboncini, stipati in gabbiette larghe e basse, di legno o di vimini. L’episodio è stato denunciato ai carabinieri.

IL SUO CANE COMPIE GLI ANNI, IL SUO PROPRIETARIO LO PORTA AL RISTORANTE A MANGIARE GLI SCAMPI/LEGGI


CORRIDONIA - Come ogni anno. Il cane Brecco può permettersi sempre di festeggiare il suo compleanno al ristorante. Lo ha veramente viziato il suo padrone Giuseppe Sagripanti, noto fotografo di Corridonia. «Per le sue prime tre candeline - racconta Sagripanti - l’ho portato in un noto ristorante di pesce di Senigallia. Davanti a lui un favoloso piatto di scampi e una torta. Ovviamente non poteva mancare la sua fedele compagna, la cagnolina Mia. La serata è stata incantevole e gli altri clienti hanno applaudito il mio Brecco. Si è comportato benissimo - conclude Sagripanti -, è rimasto per tutto il tempo seduto su una sedia per bambini. Gli scampi? Li ha letteralmente sbranati». Un cane molto fortunato. 

Brescia, l'ultimo esemplare di ibis eremita ucciso inpallinato dai bracconieri/LEGGI



Brescia, un rarissimo ibis eremita, coinvolto in un progetto internazionale per la reintroduzione della specie nei cieli europei, è stato ritrovato morto dalle guardie venatorie del Wwf di Brescia in Val Camonica, nel Comune di Darfo Boario Terme, in località Angone. Si tratta di uno dei preziosi esemplari della missione "Reason for Hope - Reintroduction of the Northern Bald Ibis in Europe" che ha l'obbiettivo di ricostituire le colonie svernanti e riproduttive di questo uccello migratore, estinto da 400 anni in Europa a causa della pressione venatoria. I partner di progetto sono Austria, Germania e Italia, dove si conclude il viaggio invernale degli ibis, e il personale scientifico può contare anche sull'aiuto di volontari che seguono gli spostamenti degli esemplari nei cieli grazie a trasmettitori radio ad energia solare per segnalare la posizione. E' uno dei più importanti progetti di conservazione europei, ed è iniziato alcuni anni fa con pochi esemplari allevati in cattività, poi guidati lungo la rotta migratoria con l'aiuto di ultraleggeri.

Il coordinamento guardie Wwf Lombardia era stato allertato nella serata di venerdì poiché il trasmettitore Gps di cui sono dotati gli ibis eremita segnalava l'esemplare, soprannominato Enno, fermo da oltre ventiquattrore nella stessa posizione. "Conoscendo l'area, famosa per l'alto tasso di bracconaggio, ci siamo subito allarmati - racconta Antonio Delle Monache, coordinatore guardie Wwf Lombardia - proprio nelle ultime settimane avevamo predisposto servizi di vigilanza in collaborazione con il nucleo antibracconaggio del corpo Forestale. Purtroppo l'animale sottoposto a radiografia presso il Centro recupero animali selvatici Wwf dell'Oasi di Valpredina (Cenate Sopra - Bergamo) è stato centrato da una o più fucilate: oltre ottanta pallini hanno devastato il povero animale".


La specie si è estinta nel XVII secolo in Europa, e anche la popolazione orientale è recentemente scomparsa: dell'ultimo esemplare sopravvissuto, una femmina chiamata Zenobia, si sono perse le tracce. Solo la popolazione selvatica occidentale, in Marocco, conta su circa 500 esemplari.



venerdì 4 novembre 2016

Favola in canile: il pitbull trova casa dopo dieci anni /LEGGI


La surreale storia di Shara. Un lieto fine a cui, forse, non crederà nemmeno lei. Perchè quasi un decennio di “trincea”, fra un canile e l’altro, lascia il segno. Eccome. Tanto più se, come Shara, sei un cane (pitbull) e non hai ancora avuto il piacere di respirare “aria di vera casa”. Ma la ruota, per fortuna, gira. E sempre meglio tardi che mai. Non sappiamo se Shara abbia appreso con la stessa filosofia il fatto di avere due padroni. Di certo, adesso ora ha una casa (vera). Sta bene, e soprattutto, ha accanto a sé qualcuno che le vuol bene. Paola e Alex.
Favola a lieto fine

La storia di Shara comincia nell’aprile del 2007. Avvistata per le vie di Caponago, viene sottratta al vagabondaggio e trasferita alla ‘Ca’ San Marco’ di Vimercate. Ma non passa molto e finisce al ‘Cani sciolti‘ di Pozzo d’Adda. Una convenzione fra Enpa di Monza e Brianza e il Comune di Caponagofavorisce un terzo “soggiorno”. Tuttavia l’ultimo “trasloco” al canile–gattile di via San Damiano a Monza è per un periodo breve. Infatti quest’estate Shara viene inserita nel ‘Progetto Famiglia a Distanza’. Un’opportunità guadagnata con la sua docilità. Cosa che le consente maggiore visibilità. Paola e Alex conoscono Shara ed optano inizialmente per l’adozione a distanza. Si ripromettono però di portarla via non appena la loro nuova casa sarà pronta. Detto fatto. Il 27 ottobre Shara ha lasciato per sempre la vita del canile.
Favola: la nuova vita di casa

Oggi Shara a 10 anni di canile alle spalle. Non è di primo pelo. Ma le premesse per vivere bene gli ultimi tempi prima del “ponte sull’arcobaleno” ci sono tutte. Ecco le sensazioni di Paola su Shara e la nuova “vita a tre”. “Quando il mio ragazzo mi portò al canile di Monza ho visto Shara, così triste e spenta, mi ha fatto tanta tenerezza. Mi sono innamorata della sua faccina. Ho aderito al Progetto Famiglia a Distanza perché abitavo ancora con mia madre e avevo anche un altro cane. L’idea era di adottarla a distanza, fino a quando non sarei andata a convivere con il mio ragazzo. Appena la nostra casa è stata pronta abbiamo deciso di portarla a casa con noi. Si comporta benissimo. Mangia, ci fa le feste quando torniamo a casa, è veramente un cane d’oro. Tutti mi dicono di non viziarla. Lei ha ormai 10 anni. Realisticamente parlando non può avere una vita così tanto lunga, quindi perché non viziarla? Ora sta bene, è felice e non voglio che si ricordi del tempo, troppo tempo passato in un box. Voglio che quando arriverà il momento si ricordi di quanto è stata amata”.

Polpette avvelenate a Koba, salvato in extremis la seconda volta


ROVIGO - Hanno tentato di avvelenare il cane Koba per la seconda volta, dopo una settimana dal primo episodio, con polpette avvelenate messe nel giardino di casa da una persona di evidente crudeltà. Non si sa chi abbia preso di mira il cane della famiglia Contato, che abita nella parte finale di corso del Popolo e che ha appeso fuori dal cancello un nuovo cartello per avvisare il vicinato del secondo grave episodio ai danni dell'animale avvenuto sabato sera. Neppure una settimana prima i proprietari avevano già vissuto l'angosciante esperienza di correre dal veterinario, di notte, per salvare la vita al loro amico a quattro zampe che nel giardino di casa aveva ingerito alcuni granuli di lumachicida messo insieme ad alcune crocchette. Da allora Koba è sorvegliato speciale per paura dell'avvelenatore. Ed è solo grazie all'attenzione della famiglia che il cane si è salvato anche stavolta.
Mario Contato si è subito accorto che il cane stava mangiando qualcosa nel giardino, la cui cancellata dà sul Corso. Quella che la famiglia ha trovato e che Koba stava addentando era una polpetta avvelenata, fatta mischiando della carne a una potente sostanza velenosa. Non è stata necessaria la lavanda gastrica e il veterinario si è limitato a indurre il vomito nell'animale, che è rimasto comunque ricoverato per una notte. Il fatto è stato denunciato alle forze dell'ordine.

LA PADRONA MUORE, LA GATTA RIMANE A VEGLIARE LA SUA TOMBA PER UN ANNO


Cani, gatti e cavalli, ci hanno abituato da sempre a queste vicende estremamente commoventi, soprattutto i cani. Eppure anche i gatti sono capaci di creare legami indissolubili verso i propri padroni.

A Giava, in Indonesia, una gatta da un anno a questa parte sta passando intere giornate nel cimitero dove è sepolta la sua padrona, Ibu Kundari. E non vuole sapere di allontanarsi dalla tomba che continua a vegliare giorno e notte. Il 28enne Keli Kaningau Praytino aveva notato l'animale girovagare sempre intorno al cimitero e aveva deciso di accoglierlo, credendolo un randagio. Solo dopo, come riporta Mirror.co.uk, si è accorto che la gatta tornava sempre su una tomba in particolare. «Porto sempre i miei figli piccoli al cimitero per portare da mangiare alla gatta», ha spiegato l'uomo.


Durante la messa per bambini malati cancro, entra un cane randagio in chiesa fa sorridere i bimbi malati, il prete: “E’ una creatura di Dio ed è felice”


In una chiesa cattolica boliviana, durante la celebrazione della messa per bambini malati di cancro, è entrato un dolcissimo cane randagio che  ha interrotto piacevolmente la messa, donando un sorriso ai bambini.

Stiracchiandosi, rotolandosi per terra in pochi istanti il quattro zampe ha attirato l’attenzione dei presenti. Quello che poteva essere un momento di preghiera, di raccoglimento profondo e serio, si è presto trasformato in un clima rilassato e di risate.

Lo show del quattro zampe è arrivato a interrompere la messa, portando il prete ad accogliere a suo modo l’ospite speciale: «Il prete ha chiesto che il cane non venisse disturbato perché è una creatura del Signore ed è felice», si legge nella didascalia di alcune foto pubblicate sul web.

Con nessun guinzaglio visibile intorno al collo, il cane era probabilmente un randagio giunto da un quartiere vicino. Alla fine la sua allegria e felicità è stata contagiosa, così come ha sottolineato il sacerdote: anche i bambini malati potrebbero trarre beneficio da un sorriso e da qualche risata.

Quello che è successo in quella chiesa non è molto diverso da quello che sempre più spesso molte strutture ospedaliere, in giro per tutto il mondo, sta cercando di fare: puntare sull’effetto terapeutico dei cani per migliorare il benessere emotivo e la qualità della vita di un molte persone, tra cui i malati di cancro.