In una chiesa cattolica boliviana, durante la celebrazione della messa per bambini malati di cancro, è entrato un dolcissimo cane randagio che ha interrotto piacevolmente la messa, donando un sorriso ai bambini.
Stiracchiandosi, rotolandosi per terra in pochi istanti il quattro zampe ha attirato l’attenzione dei presenti. Quello che poteva essere un momento di preghiera, di raccoglimento profondo e serio, si è presto trasformato in un clima rilassato e di risate.
Lo show del quattro zampe è arrivato a interrompere la messa, portando il prete ad accogliere a suo modo l’ospite speciale: «Il prete ha chiesto che il cane non venisse disturbato perché è una creatura del Signore ed è felice», si legge nella didascalia di alcune foto pubblicate sul web.
Con nessun guinzaglio visibile intorno al collo, il cane era probabilmente un randagio giunto da un quartiere vicino. Alla fine la sua allegria e felicità è stata contagiosa, così come ha sottolineato il sacerdote: anche i bambini malati potrebbero trarre beneficio da un sorriso e da qualche risata.
Quello che è successo in quella chiesa non è molto diverso da quello che sempre più spesso molte strutture ospedaliere, in giro per tutto il mondo, sta cercando di fare: puntare sull’effetto terapeutico dei cani per migliorare il benessere emotivo e la qualità della vita di un molte persone, tra cui i malati di cancro.
Stiracchiandosi, rotolandosi per terra in pochi istanti il quattro zampe ha attirato l’attenzione dei presenti. Quello che poteva essere un momento di preghiera, di raccoglimento profondo e serio, si è presto trasformato in un clima rilassato e di risate.
Lo show del quattro zampe è arrivato a interrompere la messa, portando il prete ad accogliere a suo modo l’ospite speciale: «Il prete ha chiesto che il cane non venisse disturbato perché è una creatura del Signore ed è felice», si legge nella didascalia di alcune foto pubblicate sul web.
Con nessun guinzaglio visibile intorno al collo, il cane era probabilmente un randagio giunto da un quartiere vicino. Alla fine la sua allegria e felicità è stata contagiosa, così come ha sottolineato il sacerdote: anche i bambini malati potrebbero trarre beneficio da un sorriso e da qualche risata.
Quello che è successo in quella chiesa non è molto diverso da quello che sempre più spesso molte strutture ospedaliere, in giro per tutto il mondo, sta cercando di fare: puntare sull’effetto terapeutico dei cani per migliorare il benessere emotivo e la qualità della vita di un molte persone, tra cui i malati di cancro.
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