Nel corso del processo l'avvocato Claudia Ricci, che rappresenta come parte civile l'Ente Nazionale Protezione Animali, ha più volte sottolineato "l'estrema pericolosità sociale dell'imputato" e rimarcato la "stretta correlazione esistente tra i maltrattamenti compiuti sui gatti e la propensione a replicare tali violenze, sotto forma di abusi psicologici, sulle persone".
Secondo l'Enpa esiste una concreta possibilità che l'imputato possa "tornare a delinquere". L'uomo infatti era solito documentare le sevizie inflitte ai felini e inviare foto e filmati alle signore che gli avevano affidato i gatti. Per questo è stato anche rinviato a giudizio in un altro processo, giunto a sentenza lo scorso dicembre con una condanna a due anni per stalking.
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