mercoledì 28 febbraio 2024

Spagna: un'orsa bruna uccisa da un cacciatore. condannato a due anni di carcere.

Spagna: Condannato a due anni di carcere per aver ucciso un'orsa bruna. Il cacciatore, durante una battuta di caccia al cinghiale nel novembre 2020 sulla Montagna Palentina, in provincia di Palencia, a Castilla y Leon. Secondo la sentenza del Tribunale di Palencia, diffusa dalla Fondazione Orso Bruno, che si è costituita parte civile nel giudizio, l'uomo è stato riconosciuto colpevole di aver sparato - uccidendola - un'orsa bruna che era con il suo cucciolo. Oltre ai due anni di carcere, il tribunale ha condannato l'uomo alla interdizione dalla caccia per quattro anni e al pagamento di 17.500 euro alla Giunta di Castilla y Leon per la responsabilità civile, richiesti dalla pubblica accusa e dalla Fondazione Orso Bruno perché, nel momento in cui avvistò la orsa con il suo cucciolo, avrebbe dovuto sospendere la battuta di caccia nella zona. Mentre dalla posizione in cui si trovava, a 40 metri dell'animale, "la posizione con migliore visuale" sparò con il suo fucile di precisione pur sapendo che si trattava di un esemplare di una specie protetta più volte avvistato in precedenza sulla Montagna Palentina.

venerdì 18 novembre 2022

L' Aquila - Strage di gatti appartenenti alla colonia felina: “È stata presentata regolare denuncia”

 


L’Aquila – Molti gatti appartenenti alla colonia felina, regolarmente registrata e gestita, nel quartiere di Santa Barbara, a L’Aquila, sono morti per avvelenamento. La segnalazione è stata condivisa online dall’associazione cittadina “99 Gatti AQ” le cui volontarie scrivono: “Siamo in prima periferia del capoluogo d’Abruzzo eppure qualche mente malata ha ben pensato di spargere bocconi avvelenati ed è riuscito ad uccidere un numero elevatissimo dei gatti di colonia“.


Dopo la morte di vari gatti, l’associazione ha provveduto a presentare regolare denuncia alle autorità preposte. È importante evidenziare, come fanno da “99 Gatti AQ”, che le “colonie feline sono tutelate per legge e che chiunque commette reati contro gli animali è perseguibile penalmente“. Il fenomeno dell’avvelenamento di animali, a quanto pare, è diffuso un po’ ovunque. Solo un paio di giorni fa, dalle nostre pagine, abbiamo raccontato la storia di Ares, un bellissimo cane padronale, avvelenato e morto a Celano.


Aquila, a Civita d’Antino la prima sindaca gatta, “Rimarrà in carica un anno”

 


Aquila, a Civita d’Antino. Grande entusiasmo per tutti coloro che amano i gatti. A darne notizia è il Vicesindaco del borgo marsicano, Matteo Di Fabio: è stata nominata la prima sindaca gatta. Evento storico per Civita d’Antino ma, probabilmente, per tutta la Marsica o per tutto l’Abruzzo.


Lei si chiama semplicemente Miao ed è una bellissima gatta bianca e nera. Aspetto regale, tipicamente felino, e un modo di fare che ha indotto Di Fabio (la gatta doveva essere di sua figlia) a nominarla prima sindaca gatta del paese. Miao è divenuta, col tempo, la “mascotte” di un’intera popolazione. “Fa colazione a casa” scrive il Vicesindaco “dorme da Loreta Fly, passa da Filomena, prova a bussare ad Anna, si ferma a casa di Mauro e Noemi per pranzo ed entra ai seggi elettorali per poi fare merenda da Silvia, Sandro e Maria“.

Continua: “Il week end invece cena e dorme al bed and breakfast di Palmira e Mariagrazia poi va a disturbare Gianni in camera da letto alle case popolari per poi risalire al Bar Ristorante Novantinum a scroccare qualcosa da Lorenzo ed Emanuela. Credo che passi anche da Stefania e Zaina all’osteria Zahrtmann per il famoso baccalà. Non potendo mettere un guinzaglio al gatto… Dopo una piccola riunione, l’abbiamo nominata prima Sindaco dei Gatti. Rimarrà in carica per un anno e successivamente ogni animale potrà ambire alla carica previa candidatura e voti. Anche Sara Cicchinelli [il Sindaco umano di Civita d’Antino, NdR] è d’accordo“.


sabato 12 novembre 2022

Antônio Anastácio, vende tutto per dedicarsi ai cani/LEGGI

 


Antônio Anastácio ha deciso di rinunciare a tutto per dedicarsi ai cani, privandosi di ogni bene pur di assicurare loro una vita dignitosa. L’uomo brasiliano di 58 anni ha creato un vero e proprio rifugio a Marechal Deodoro, nello Stato dell’Alagoas, dove ospita più di 800 cani.
Ha sempre amato gli animali. Dopo che il suo cane Pitbull è morto di cancro, Antonio ha deciso di dedicargli un rifugio per animali randagi senza casa, diventando un attivista per i diritti di queste creature. Per sostenere la sua causa ha messo in vendita tutto quello che aveva.


Grazie ai beni venduti e alle rendite immobiliari, è riuscito a garantire cibo e cure ai suoi animali. Insieme ad un gruppo di amici si occupa dei randagi che trova per strada o che le persone gli portano. E prepara anche cibo fresco a chi ha bisogno di un’alimentazione speciale.


L’uomo li lava e li cura ogni giorno. Durante la pandemia da Covid il suo rifugio ha sofferto molto, dal momento che il 58enne ha perso gran parte delle sue fonti di reddito. Non riesce più a star dietro alle spese e quindi ha venduto ogni arredo di casa, anche il suo letto, arrivando a dormire su un tavolo di legno.



Siamo senza soldi per riparare le gabbie, ci sono cani grandi e piccoli con caratteri diversi. Se dormo lontano, non riesco a sentire se succede loro qualcosa. Sul tavolo sento tutti.


Adesso è partita una raccolta fondi per lui e per i suoi cani: già molti soldi sono arrivati e l’uomo ha messo in sicurezza tutta la struttura.




mercoledì 2 novembre 2022

Ragazzo sordo, adotta un cucciolo sordo come lui/LEGGI

 

Una bellissima storia che in questi ultimi anni ha fatto il giro dei social vede protagonista due amici legati da una particolarità che li rende speciali. A riportare la loro grande amicizia è il sito web Maine che, ha raccontato come il dolcissimo Labrador sia riuscito a trovare un papà per la vita.

In passato il cagnolino era stato salvato da alcuni operatori della protezione animali mentre vagava per la strada in condizioni gravi. Per ben otto lunghe settimane ha cercato di lottare tra la vita e la morte manifestando diverse convulsioni e problemi di salute.

Il cagnolino non riusciva a mangiare né tantomeno a bere ma grazie ad una colletta, riuscì ad operarsi perdendo purtroppo l’udito. È proprio da quel giorno in poi che la sua vita cambiò radicalmente grazie all’arrivo del giovane Nick.

Sin da subito il cuore del ragazzo si soffermò su i due occhioni del cane sordo proprio come Nick. Tra di loro nel giro di pochissimi secondi nacque un legame speciale che tutt’ora li porta a vivere insieme.

Il ragazzo dopo aver letto l’annuncio adotta subito il cane pronto a prendersi cura di lui per il resto della sua vita. Entrambi sordi legati da questo particolare ‘problema’, hanno imparato a comunicare con il linguaggio dei segni.

Nick è stato un ottimo insegnante addestrandolo giorno dopo giorno al linguaggio che anche lui utilizzava quotidianamente.

Il ragazzo e il suo migliore amico a quattro zampe entrambi sordi hanno creato un legame speciale che hanno voluto condividere all’interno del social, dimostrando come l’amore possa vincere su ogni problema fisico.

Nel giro di pochissimi anni, sono migliaia le persone che si sono commosse davanti alla loro storia, diventata per molti una storia d’ispirazione e di grandissimo cuore. Una storia a lieto fine che, vi scalderà l’anima e che potete leggere anche all’interno del profilo Facebook di Nick.

giovedì 27 ottobre 2022

Il suo gatto non smette di fissarlo durante la notte… Quello che scopre grazie a una telecamera lo sconvolgerà


Daniel non riusciva a credere ai suoi occhi. Quel video era una vera e propria risposta alle centinaia di domande che si era posto. Mentre riavvolgeva e guardava di nuovo il video, un senso di incertezza si era insinuato in lui; aveva sempre saputo che Muffin era un gatto strano, ma non si sarebbe mai aspettato una cosa simile…

1. Un nuovo animale domestico

Adottare un animale domestico può essere una delle più grandi gioie della vita. Spesso, diventano veri e propri membri della famiglia. Ma, a volte, può accadere che gli animali adottati, a causa dei comportamenti imparati nella precedente casa, possano spaventarci.

Una coppia si è trovata proprio in questa situazione. Avevano notato qualcosa di strano il giorno in cui il loro gatto adottato era arrivato con una preda. Aveva un tratto inquietante che avrebbe fatto passare loro molte notti insonni durante le settimane successive.
2. Inaspettatamente

Gli Hawkins avevano deciso di allargare la loro famiglia prendendo un gattino. Invece di comprarlo, avevano pensato che sarebbe stata la scelta giusta recarsi nel canile del loro paese per trovare il loro nuovo compagno di avventure. Così, adottarono Muffin.


Era ancora molto piccolo quando lo avevano trovato al canile. Muffin era un gattino molto dolce e affettuoso, probabilmente aveva subito dei maltrattamenti in passato e per questo era scappato dalla sua vecchia casa. Presto, però, avrebbe mostrato il suo vero carattere...

3. Parte della famiglia

Da quando Daniel Hawkins e sua moglie avevano scelto Muffin, era diventato parte della famiglia. La prima volta che lo avevano visto al canile, Muffin aveva puntato il suo sguardo dolce dritto negli occhi di Daniel, come se lo stesse supplicando di portarlo a casa.


Come poteva Daniel lasciarlo lì? Così gli Hawkins decisero di adottarlo e la famiglia guadagnò un nuovo membro sotto forma di un felino soriano. Sembrava così dolce Muffin, ma nessuno aveva idea di cosa questo gatto aveva in serbo per Daniel e sua moglie.

4. Si sentiva a suo agio

Le due figlie di Daniel adoravano Muffin. Spesso lo coccolavano tutta la notte, accarezzando il suo pelo soffice e ascoltando le sue fusa. Appena lasciato il canile, il gatto si era tranquillizzato e si era messo subito a suo agio all'interno della sua nuova casa.

Ma Muffin, oltre a essere dolce e affettuoso, aveva un'abitudine strana che spaventava e tormentava i suoi nuovi proprietari... Si trattava di una particolarità che manifestava solo di notte. Questo difetto, rivelato di seguito, era strano e stravagante per qualsiasi animale...

5. Un'abitudine inquietante

Ogni notte, da quando era stato adottato, Muffin rimaneva vigile sulla porta della camera da letto dei suoi padroni mentre dormivano. Poteva sembrare un'abitudine normale, ma Daniel e sua moglie diventarono sempre più sospettosi di questo strano atteggiamento.


Sembrava non capire che doveva dormire nella costosa cuccia che gli avevano comprato. Alla fine, cedendo, Daniel decise di lasciarlo dormire con lui e sua moglie nel loro letto. Ma, purtroppo, non fu la scelta giusta da fare. La sua strana abitudine non fece che peggiorare...

6. Di male in peggio

Una volta che Daniel diede a Muffin il consenso di dormire con loro, il gatto puntualmente saliva sul letto matrimoniale e si adagiava vicino ai due padroni. Ma, anziché dormire come tutti gli animali, rimaneva tutta la notte sveglio a fissare Daniel e sua moglie!

Ogni notte era sempre così. Muffin non chiudeva occhio e rimaneva vigile sul letto. Questo comportamento poteva essere il segno di un problema più grave? Cosa cercava di dire questo gatto ai suoi padroni con la sua silenziosa abitudine notturna? Che cosa guardava?

7. Ha sofferto tutta la sua vita
A 13 anni, a Daniel era stata diagnosticata l'asma, quindi ha sempre avuto difficoltà a respirare, soprattutto di notte. Non ha mai potuto correre una maratona, non ha mai provato una sigaretta e ha sempre dovuto portare con sé l'inalatore in stand-by.


Aveva visitato innumerevoli medici e specialisti, ma nessuno era mai riuscito a trovare una soluzione a questo suo problema. Aveva ormai imparato a conviverci ma, ultimamente, la sua "asma" era andata completamente fuori controllo... Era parecchio peggiorata.


8. Problemi di respirazione

Per Daniel, i suoi problemi di respirazione si erano intensificati da quando avevano portato a casa Muffin, ma si trattava di qualcosa di molto più di una semplice allergia. C'erano momenti durante la notte in cui si sentiva come se il vetro gli graffiasse la gola.


Passava innumerevoli notti seduto, cercando di riprendere fiato. La posizione supina era difficile per lui da mantenere. Col passare del tempo, si sentiva sempre più frustrato, visto che non riusciva più a dormire. Non sapeva che presto avrebbe avuto una risposta a tutto questo...

9. Nel profondo della notte

Una notte, Daniel si svegliò tossendo. Ormai era un'abitudine per lui alzarsi con il buio. Ansimava e si sentiva stringere nel petto. Guardò l'orologio, erano le 4:03 del mattino. Sua moglie si era addormentata velocemente accanto a lui, infilata nel piumone.



10. Lo fissava continuamente

Seduto su una sedia al chiaro di luna e circondato da un completo silenzio, Muffin stava fissando Daniel e osservava ogni sua mossa. Mentre Daniel avanzava per prendere l'acqua, gli occhi gialli e riflettenti di Muffin lo seguivano in modo inquietante dall'altra parte della stanza.


Un'improvvisa, irrazionale sensazione di ansia si insinuò in Daniel. Perché Muffin si trovava lì? Non doveva essere nella sua stanza a dormire avvolto nel piumone insieme a sua moglie? E se il gatto avesse visto qualcosa che Daniel non riusciva a vedere a causa del buio?

11. Non si sarebbe fermato
Senza una risposta, Daniel decise di tornare a letto seppur turbato. Il giorno seguente si comportò come se non fosse successo nulla ma, quella notte, accade di nuovo lo stesso episodio: esattamente alle 4.03 del mattino trovò Muffin nella stessa posizione che lo fissava.


Daniel si era svegliato tossendo e aveva trovato Muffin che lo fissava. "Ok, questo è davvero strano", pensò. "Che cosa stai facendo?" sussurrò al gatto. Improvvisamente, gli venne in mente un pensiero. Ci rifletté un po' prima di tornare nervosamente a letto.


12. Un nodo alla gola


La mattina seguente, Daniel si sveglio ancora più in sovrappensiero del giorno prima. Si diresse in cucina per preparare la colazione a lui e alle sue figlie. Mentre mangiava il suo toast e beveva la sua spremuta, osservava Muffin che si era insinuato in casa.

Le sue due ragazze stavano giocando con lui mentre guardavano la televisione. La più piccola, Ella, aveva Muffin tra le braccia e lo coccolava. Ma Daniel aveva un nodo in gola, incapace di togliersi dalla testa quello che era successo le sere precedenti.

13. Direzione supermercato

Daniel sapeva di dover fare qualcosa, e così fece. Prese il portafoglio, le chiavi dell'auto, diede un bacio a sua moglie e alle sue figlie e uscì di casa senza dire nulla. Aveva un volto molto cupo e sembrava turbato, per questo sua moglie si preoccupò inizialmente.


Daniel era diretto al supermercato. Ma perché stava andando proprio lì? Cosa voleva comprare? Mentre guidava, tutto quello a cui riusciva a pensare era lo sguardo allarmante e abbastanza spaventoso di Muffin. Aveva bisogno di risposte. Aveva superato il limite.

14. Luci, fotocamera, azione

Una volta arrivato al supermercato, parcheggiò l'auto e entrò. Si diresse immediatamente verso l'area dove si trovavano i prodotti elettronici, si guardò un po' intorno, ma non trovando quello di cui aveva bisogno, si rivolse direttamente a un membro dello staff.

"Cerco una videocamera, per favore. Preferibilmente una con visione notturna", gli chiese, mentre stava riordinando uno scaffale. "Sicuro!", rispose l'uomo con un sorriso educato. Lo lasciò per qualche minuto, prima di tornare armato di videocamera. Finalmente Daniel avrebbe avuto delle risposte.

15. Buonanotte

Daniel torno a casa soddisfatto e preparò la videocamera prima di andare a dormire, mettendola dietro un libro. Mentre dava il bacio della buonanotte alle sue due ragazze, notò Muffin che indugiava nel corridoio. I suoi occhi verdi erano concentrati su ogni sua mossa.


Daniel andò a letto, diede il bacio della buonanotte alla moglie e si accoccolò nel suo piumone. Il silenzio riempiva la stanza e si addormentò lentamente, sapendo che il mattino seguente avrebbe finalmente trovato le risposte che stava cercando.

16. Il mattino dopo

La mattina seguente Daniel si svegliò e si ricordò subito della videocamera che aveva piazzato dietro al libro. Ma non voleva allarmare nessuno così, mentre salutava le sue figlie, che erano fuori a giocare, tornò di sopra. Muffin continuava a osservare ogni sua mossa.


Chiuse immediatamente la porta della camera da letto, estrasse la scheda di memoria dalla videocamera e la collegò al suo computer. Mentre aspetta che si caricasse, una sensazione di eccitazione e di spavento lo scuotevano. Finalmente avrebbe trovare una risposta!

17. Premere Play

Daniel premette play sul videoregistratore e tirò un sospiro. "Per favore, dammi una risposta!", sussurrò ad alta voce. Era impaziente di vedere cosa era riuscito scoprire. Il video non mostrò nulla per le prime ore, solo Daniel e sua moglie che si rigiravano nel letto.


Mandò avanti velocemente il video, ma all'improvviso Daniel premette il tasto pausa. Riusciva a vedere Muffin finalmente. Era appollaiato in fondo al letto. Poi, lentamente, si faceva strada fino a Daniel, che si era addormentato velocemente. Che cosa stava facendo?

18. La verità è rivelata

"Non ci credo!", gridò. Era seduto nella sua camera da letto a guardare il video registrato la notte precedente. Il video mostrava Muffin che lentamente si avvicinava sempre più al volto di Daniel, prima di mettersi completamente a suo agio e di sistemarsi sul naso e sulla bocca.

Non riusciva a crederci. Questo spiegava perché di recente aveva iniziato ad avere problemi di respirazione durante la notte! Premette pausa sul video, e si alzò. Improvvisamente, Muffin si insinuò nella stanza e Daniel si girò verso di lui prima di strappargli un sorriso.


19. Raccontarlo a sua moglie

La mattina seguente, davanti a una tazza di caffè e a un toast appena sfornato, Daniel spiegò tutto a sua moglie. Anche lei rimase scioccata da quello che era successo, ma si sentiva felice che suo marito avesse finalmente trovato delle risposte ai suoi problemi di respirazione.


"Questo è un modo per dimostrarti il suo amore", scherzava la moglie di Daniel. "Sì, credo che lo sia", rispose lui con un sorriso compiaciuto. Inizialmente, Daniel aveva pensato che Muffin avesse visto qualcosa di strano in casa e che volesse proteggere tutta la famiglia.

20. Proprio dove voleva essere

Mentre Daniel terminava di leggere il suo giornale, sentì un graffio. Si girò e vide Muffin seduto in un angolo della stanza a fissarlo. Posò il giornale, si avvicinò al gatto e lo preso. Gli accarezzò la setosa e liscia pelliccia. Muffin era esattamente dove voleva essere.


Questa storia dimostra che i nostri amati animali domestici hanno davvero una mente propria! E quando vogliono qualcosa, che sia cibo, giochi o, nel caso dei Muffin, coccole, non si fermano davanti a nulla per ottenerla. Anche se questo può portare a soffocare i loro proprietari - con amore, naturalmente!


Salva un cane dall’eutanasia, poi si rende conto di aver salvato 11 vite/LEGGI

 

Una volontaria salva un cane da morte certa senza sapere cosa stava per succedere. Una storia a lieto fine che vede protagonista la piccola pelosetta di nome Luna e la sua salvatrice Lucie Holmes. Un incontro che ha cambiato la vita di entrambe e che ha portato una gioia immensa nella vita della volontaria.

La cagnolina Luna non aveva una casa in cui vivere e da diverso tempo vagava per le strade dell’Inghilterra senza una famiglia che si prendesse cura di lei. Una povera piccola anima innocente che per mesi ha incontrato solo l’indifferenza e la cattiveria delle persone.

A cambiare per sempre la sua vita però è arrivata Lucie Holmes, chiamata dai servizi sociali nel North Yorkshine. La giovane attivista infatti, quando ha scoperto che la piccola Luna andava incontro all’eutanasia, ha deciso di intervenire salvandole la vita.

Un gesto pieno d’amore nei confronti del dolce Pastore Tedesco di solo 1 anno. A raccontare la loro storia d’affetto e amore è la stessa Lucie direttamente al portale The Dodo. La donna dopo aver liberato Luna, non si sarebbe mai aspettata ciò che da li a breve stava per accadere.


La donna gestisce il ‘Lucie’s Animal Rescue’ e non ha esitato un momento a salvare la vita della piccola cagnolina. La Pastorina Tedesca infatti, fin da subito mostrava alcuni segni di gravidanza ma senza il suo aiuto sarebbe andata incontro all’eutanasia.

Così la nuova mamma umana di Luna ha subito deciso di portare la piccola dal veterinario dove, ha scoperto che da li a breve sarebbero nati dei cuccioli. “Pensavo di avere un attacco di panico, Non avevo niente in casa per i cuccioli” spiega Lucie a The Dodo.

In men che non si dica però, la donna ha allestito all’interno della propria abitazione un posto sicuro per i cuccioli così da garantirgli una crescita nelle migliori condizioni. A distanza di due settimane sono nati piccoletti ma nessuno si aspettava sarebbero stati così tanti.

“Ci aspettavamo quattro, forse cinque cuccioli. Non potevamo crederci quando li ha partoriti. Sono stata sveglia con lei tutta la notte ed è stata fantastica” termina Lucie a The Dodo. Un momento emozionante che lei, la sua famiglia e la dolce Luna non dimenticheranno mai.

domenica 23 ottobre 2022

Canelo, il cane che ha aspettato il suo padrone per 12 anni.

 
Amore incondizionato tra Canelo e il suo amico umano erano inseparabili. Nella città di Cadice in Spagna, Canelo e il suo padrone erano inseparabili. Il padrone, affetto da una grave malattia, era costretto a recarsi in ospedale una volta a settimana per fare dei trattamenti di dialisi e il suo cane lo attendeva immobile all’ingresso dell’ospedale.


Una volta a settimana quelle passeggiate avevano un percorso e una destinazione fissi: i due andavano all’ospedale Puerta de Mar. Lì, l’uomo, che aveva problemi ai reni, doveva sottoporsi alla dialisi e ogni volta la scena era sempre la stessa: «Lui diceva “Canelo aspettami qui”, e il cane rimaneva diligentemente ad attenderlo. Quando lo vedeva uscire dalla porta dell’ospedale sfogava tutta la sua gioia, a suon di scodinzolate, e così riprendevano la passeggiata di ritorno verso casa.

Ma un giorno purtroppo da quella porta l’uomo non è più uscito: durante la dialisi si sono verificate delle complicazioni ai reni ed è morto. Erano i primi anni '90 e da quel momento Canelo ha aspettato il suo amico umano senza muoversi. Il suo desiderio di rivederlo, di ripercorrere la strada verso casa, era più forte della fame e della sete.

Il cane è rimasto sempre lì, accanto a quella porta. E intanto le ore si sono trasformate in giorni d’attesa, poi mesi e poi anni. Sotto la pioggia o il sole cocente, al freddo o con il vento, Canelo per 12 lunghi anni non si è mai mosso.

Ormai il personale dell’ospedale lo conosceva bene e conoscevano anche la sua storia, la sua fedeltà e il suo amore per quel loro paziente che non ce l’aveva fatta a vincere la sua battaglia contro la malattia. E così un po’ tutti hanno iniziato a prendersi cura di lui, rispettando il suo dolore e il suo desiderio di non spostarsi da quel posto: hanno iniziato a offrirgli acqua, cibo e anche carezze per rendergli le giornate meno pesanti.

Dopo la morte del padrone, Canelo ha continuato ad aspettarlo per giorni, senza mangiare né bere. Ma i giorni pian piano sono diventati mesi e col tempo alcune persone dell’ospedale hanno iniziato ad accudirlo, offrendogli acqua, cibo e sostegno morale. L’attesa del cane è durata circa dodici anni, fino quando il povero Canelo non è stato investito e ucciso da una macchina in corsa fuori all’ospedale. La città di Cadice come segno di riconoscimento per la lealtà e l’amore di Canelo, ha fatto affiggere una targa in suo onore in un vicolo della città.


Una storia simile è accaduta anche in un altro villaggio dell’Andalusia, ad Antequera, con un cane che ha atteso il suo padrone ormai deceduto per ben due mesi. Nonostante i tentativi dei familiari di portarlo via, il cane ha continuato ad attendere il suo padrone esposto al freddo e alla pioggia. Queste incredibili storie testimoniano l’amore incondizionato e profondo dei nostri amici a quattro zampe e ricordano il famoso film Hachiko – Il tuo migliore amico, interpretato da Richard Gere, la cui trama era ispirata al cane Hachi, acquistato nel 1924 da un professore universitario di nome Hidesaburō Ueno.


Il cane diventò famoso in tutto il mondo per l’incredibile fedeltà nell’aspettare tutti i giorni il suo padrone alla stazione, anche dopo che era scomparso. Dopo quasi dieci anni di attesa, Hachi morì l’8 marzo del 1935, diventando una leggenda per il mondo intero.


Salvataggio nelle fognature, SOTTO la città di Los Angeles! /VIDEO

 

Bloccato in un tombino, questo gattino ha potuto contare sull'aiuto di coraggiosi I volontari allertati dal miagolio disperato di un gattino intrappolato in una fogna a Los Angeles, hanno fatto tutto il possibile per salvare il gatto.
Quando i soccorritori di Hope For Paws hanno cercato di liberare la gattina dalle fogne, non avevano gli strumenti per aprirle la strada facilmente. Tuttavia, si sono rifiutati di arrendersi e alla fine ci sono riusciti e sono riusciti a individuare il gattino usando una torcia. Spaventato, quest'ultimo inizialmente si rifiutò di unirsi a loro, sprofondando ulteriormente nelle profondità sotterranee. I soccorritori hanno quindi dovuto strisciare attraverso gli angusti canali del suolo e dividersi nel tentativo di trovare il gattino. Fu allora che uno di loro vide il gattino in un muro ancora più piccolo... ma fortunatamente affacciato su un vicolo cieco. Uscendo dalla fogna con il gattino in braccio, i soccorritori si sono commossi e contenti. Per quanto riguarda questo adorabile gomitolo di pelo, chiamato Slinky, è stata portata alla clinica veterinaria per godersi una toelettatura e un buon pasto in attesa che qualcuno venisse ad adottarla.


Il cane abbandonato in una struttura di addestramento dei vigili del fuoco è ricoperto di fuliggine e cenere/VIDEO

 


Waka è stato abbandonato in una zona industriale e ha trovato rifugio in una struttura di addestramento per vigili del fuoco. Continuava a nascondersi sotto le auto e di notte dormiva su un divano bruciato 😰 Rudy, un vigile del fuoco in pensione, l'ha avvistata e, come sostenitore mensile di #HopeForPaws, sapeva che mi avrebbe mandato un messaggio per chiedere aiuto. Mi sono precipitato immediatamente e ho portato a termine questo fantastico salvataggio con l'aiuto di un cheeseburger. Se non l'hai ancora fatto, unisciti al nostro Cheeseburger Fund: per soli $ 5 al mese, puoi essere un membro del team Hope For Paws che ci invia sempre più salvataggi: https://www.HopeForPaws.org - è solo 16 centesimi al giorno, quindi unisciti a noi ❤️❤️❤️

venerdì 21 ottobre 2022

Cucciolo di razza Jack Russel legato e sospeso nel vuoto: denunciato il proprietario/LEGGI

 

Cucciolo di Jack Russel legato e sospeso nel vuoto per mano del proprio umano che, non gli ha mai dedicato un momento d’amore. La bruttissima disavventura del piccolo Mosè, ribattezzato così dalla polizia che lo ha salvato, ha vissuto dei momenti davvero bruttissimi da parte della persona che, avrebbe dovuto prendersi cura di lui.

L’accaduto risale ai giorni scorsi in provincia di Vergiate, un comune di Varese dove, la polizia ha salvato un cucciolo di cane dalla cattiveria del proprio genitore umano.

Gli agenti già in passato, avevano ricevuto diverse segnalazioni nei confronti dell’uomo che ora, è accusato di maltrattamenti nei confronti degli animali.

Il gesto compiuto da quest’ultimo nei confronti del piccolo Jack Russell ha portato finalmente alla sua denuncia e al salvataggio del cucciolo. A raccontare questa storia a lieto fine, sono proprio gli agenti della polizia locale all’interno del social.

La polizia all’interno della propria pagina social ha raccontato il tempestivo salvataggio da parte dei suoi agenti: “Brillante e tempestivo intervento degli uomini del nostro Comando. Solo tre ore dopo l’acquisizione della notizia di un cagnolino, già battezzato, col nome di Mosè.

“Scoperto essere tenuto legato al collo e sospeso nel vuoto, lo stesso si trovava già tra le braccia degli Agenti della Polizia Locale. Qualche atto da compilare e di concerto col Sindaco, alla bestiolina (in senso affettuoso) è stato offerto un alloggio sicuro”.

“Il detentore, già noto per comportamenti analoghi adesso avrà un processo, ma intanto si pensa al futuro del cucciolo che dopo solo 3 mesi di vita avrebbe già tanto da raccontare degli uomini” ha terminato la Polizia.

Una storia a lieto fine che ha dato la possibilità al piccolo Jack Russell di essere portato in salvo. Ora Mosè è in cerca di una casa e di una famiglia che possa prendersi cura di lui con affetto e con grande amore.




Il sacerdote brasiliano, di nome Juan Pablo che porta via dalle strade i cani abbandonati/LEGGI


La storia del sacerdote che salva i cani dalle strade e li porta in chiesa, non è una bufala. Succede davvero, in una cittadina del Brasile, dove un parroco ha deciso di mettere in pratica l’amore che si prova per gli animali. Così, accoglie nella sua chiesa tutti i cani che non hanno trovato un rifugio.

Il cuore di Juan Pablo, così si chiama il sacerdote, è davvero molto grande. Lui è il responsabile della parrocchia di Santa, che come abbiamo visto, è una cittadina di Gravatà, nello Stato brasilino di Pernambuco, poco distante da Recife.


Molto attivo nella sua parrocchia, il parroco nel corso degli anni è diventato un vero e proprio punto di riferimento per tanti amici a quattro zampe abbandonati al loro triste destino. In genere, Don Juan raccoglie questi animali sfortunati e li porta a casa sua, li sfama e li cura per quanto possibile.

Ma non finisce qui, visto che quando il cane è in salute e dall’aspetto gradevole, Don Juan lo porta in chiesa e lo presenta all’intera comunità e dunque a tutti i fedeli.

Il cane rimane per tutta la durata della messa al fianco dei chierichetti e poi al termine, continua la presentazione ai parrocchiani.

Il motivo del suo modo di fare è solo uno, ovvero salvare un’anima e sperare che qualcuno possa adottarlo. Qualcuno tra i presenti potrebbe decidere di portare il cane a casa, oppure spargere la voce a chi potrebbe essere interessato a donare affetto, calore e tanto amore all’amico a quattro zampe.

L’incredibile gesto di solidarietà da parte del parroco Juan Pablo ha colto tutti di sorpresa ed ha fatto il giro del web. Sui social soprattutto si è tanto parlato del sacerdote e sono apparse anche delle foto molto divertenti.

La speranza è che questa storia possa portarci a fare qualcosa di concreto per poter aiutare i cani lasciati al loro triste destino e abbandonati in strada.