sabato 1 ottobre 2016

Aggredita da branco, viene salvata da Osvaldone un pastore abruzzese adottato dalla comunità di Rovere/LEGGI


Il pastore abruzzese adottato dalla comunità di Rovere ha difeso una signora in carrozzina circondata da tre randagi. Non avendo il microchip rischia di essere catturato, ma gli abitanti lo vogliono con loroHa salvato una donna accerchiata da un branco di randagi, ora è un eroe. E' la storia di Osvaldone, un pastore abruzzese adottato dalla comunità di Rovere a Rocca di Mezzo (L'Aquila): il cane è arrivato qui in estate, malconcio e affamato, ma grazie alle cure degli abitanti, si è rimesso in poco tempo. Ora rischia di essere portato via perché non ha il microchip, ma la comunità non vuole lasciarlo andare.
A raccontare la sua storia è Sara Megale, una fotografa ambientalista appassionata di natura che torna spesso nella casa del piccolo borgo che si trova nel Parco naturale del Sirente. Un centro dove la il randagismo è diventato un grave problema. Qualche giorno fa, racconta Sara, "Osvaldone ha difeso da tre randagi una signora con la carrozzina che stava tranquillamente passeggiando sulla pista ciclabile. I cani l'avevano circondata ma lui, richiamato dalle urla della donna, è arrivato a proteggerla. Ha attaccato il branco e l'ha messo in fuga, non senza procurarsi delle brutte ferite, poi amorevolmente curate da noi".

Per la comunità è diventato un simbolo, un eroe. "E' un cane affettuosissimo - continua Sara - lo conoscono tutti, ormai è diventato il beniamino del paese, ha difeso anche me più volte quando porto la mia cagnolina a passeggio". Purtroppo rischia di essere portato via dal paese non avendo ancora un collare e il microchip. Ma la fotografa non si arrende: "Io e la mia amica Cinzia, che lo ha sempre curato e che si prende cura di lui, faremo di tutto perché questo non avvenga. La sua amicizia con tutti noi è speciale"

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