Ogni anno, infatti, Dindin nuota per 8mila chilometri per tornare dal suo amico e salvatore. "Lo amo come fosse mio figlio - ha raccontato il pescatore a Globo TV - e credo che anche per lui sia lo stesso. A nessun altro è permesso di toccarlo. Lui becca chiunque ci provi, mentre a me permette di tenerlo in grembo e dargli da mangiare".
Il 71enne ha spiegato che, dopo aver salvato il pinguino, Dindin "E' rimasto con me per undici mesi; poi, dopo aver cambiato il piumaggio, è scomparso". Qualche mese dopo, però, è tornato, e da allora trascorre 8 mesi l'anno con Joao e il resto del tempo con i suoi simili.
Secondo il biologo Joao Paulo Krajewski, autore dell'intervista al pescatore per Globo TV, ha spiegato di non aver mai visto un comportamento simile in un pinguino: "Credo - ha detto - che Dindin consideri Joao parte della sua famiglia e, probabilmente, lo ritenga un pinguino come lui".
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