Una bella gattona della città di Kaluga, in Russia, è stata salutata come un’eroina dopo aver salvato un neonato dal gelo proteggendolo con il proprio corpo. Masha, gatta randagia soprannominata così dagli inquilini del palazzo in cui sosta molto spesso, sabato notte ha trovato un bambino davanti alla porta dell’ingresso, dentro una scatola. Probabilmente abbandonato da genitori che non potevano tenerlo, pensando che qualcuno del palazzo avrebbe potuto aiutarlo. Fortuna che nei paraggi c’era Masha: la micia, visto il bambino, si è intrufolata nella scatola, coprendo e scaldando il piccolo con il proprio corpo.
Un’abitante del palazzo ha poi sentito degli strani rumori ed è scesa a vedere che cosa stava succedendo. In un primo momento Nadezhda Makhovikova ha pensato che si trattasse solo di Masha. «Poi quando sono scesa ho visto che si trattava di un bambino che stava piangendo», ha raccontato alla tv russa all’inizio della settimana.
Dal rapporto della polizia si è saputo che il bambino era stato abbandonato con un ciuccio, un biberon e dei vestiti di lana. Aveva indosso un cappellino, anche se difficilmente avrebbe potuto sopravvivere ad un’intera notte passata al freddo dell’inverno russo.
Subito dopo il ritrovamento i residenti del condominio hanno chiamato l’ambulanza che ha portato il neonato presso un ospedale locale per le cure. Masha, proprio come una mamma affettuosa e apprensiva, voleva salire sull’ambulanza per accompagnare il bambino. «Era così preoccupata di dove lo stavamo portando – ha dichiarato il paramedico Vera Ivanina a Ren Tv –. Ha iniziato a correre dietro di noi».
Secondo i dottori il bambino ha circa due mesi e mezzo. E’ stato ben nutrito, pulito e vestito e non mostra segni di violenza o abuso. Salvo, ovviamente, l’averlo lasciato fuori al freddo, gesto forse dovuto ad una situazione disperata dei genitori. Ma in questa storia, che nelle ultime ore ha iniziato a fare il giro del mondo rimbalzando da un quotidiano all’altro, gli esseri umani rimangono un po’ in ombra. La vera protagonista è la gatta Masha, cui tutti sono debitori. Grazie a lei, ed al suo innato istinto di protezione dei cuccioli, lo sfortunato bambino ha potuto avere un’altra occasione.
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