Fin dai tempi di Alfred Hitchcock e del suo «Uccelli» i negozi di animali hanno successo non solo nelle grandi città americane, ma anche nei loro film. Oggi però spetta al governatore Kathy Hochul fare la storia trasformando in legge il divieto d’acquisto dei cuccioli. O almeno regolarlo.L’obiettivo è quello di allinearsi con la normativa già vigente in California. Sulla costa occidentale le attività dei negozi di animali sono ancora consentite ma solo per la vendita di animali provenienti da rifugi e organizzazioni no profit. Ciò permette anche all’acquirente di verificare l’affidabilità delle sue origini.
«In un momento in cui nei rifugi ci sono animali domestici sani e amorevoli in attesa di essere adottati, semplicemente non c’è motivo per consentire la vendita di cuccioli provenienti da allevamenti intensivi». Inizia con queste parole il testo della proposta di legge Puppy mill pipeline bill. Nel documento non si prendono di mira direttamente gli allevamenti intensivi, in quanto molti si trovano fuori dalla giurisdizione delle autorità locali, ma si cerca di regolamentare le attività dei pet store incoraggiandoli a collaborare con rifugi e gruppi di soccorso.
Nessun commento:
Posta un commento
lascia un commento