IL FUTURO DEI CANI
I due dogo argentini si trovano ora in un canile privato convenzionato con il comune, come disposto dal vicesindaco Fabio Cantarella in raccordo con l’Asp di Catania e la Procura. «Resteranno lì 10 giorni per un controllo - spiega Carmelo Macri’, direttore del servizio veterinario dell’Asp di Catania - Bisogna fare delle verifiche per stabilire se hanno la rabbia e possono trasmetterla. Essendo sotto sequestro giudiziario il loro futuro sarà stabilito dal magistrato». Tre le ipotesi: «La prima è l’abbattimento - spiega Macri’ - La seconda quella di essere affidati a un centro di riabilitazione, già abbiamo avuto diverse richieste da parte di associazioni animaliste per avere affidati i cani per il recupero. Per l’ultimo potrebbe essere deciso di mantenerli in vita in un centro. Tutto questo dipenderà da come reagiranno gli animali».
Nessun commento:
Posta un commento
lascia un commento