MANTOVA. Volevano sopprimere il cane perché abbaiava ai gatti del vicino. Un altro caso surreale di insensibilità nei confronti degli animali.
Le guardie eco zoofile di Mantova ricevono una segnalazione di una famiglia che vuole sopprimere il proprio cane. Ma quando si dirigono sul posto, accompagnate da un educatore cinofilo, trovano uno scenario ben diverso.
Il cane, rinchiuso in un recinto da 5 anni, è visibilmente stressato dalla condizione inadeguata alla sua natura, ma non denota alcun segno di aggressività o patologie comportamentali che giustifichino la soppressione. Dopo alcune indagini, le guardie scoprono che la famiglia, esasperata dai continui litigi con la vicina di casa infastidita dai pianti di lamentela del cane rinchiuso, aveva provato a contattare il canile per liberarsi dell’animale.
Presi dalla disperazione, i padroni avevano pensato di chiamare il veterinario per informarsi su come fare per sopprimere il cane. Il veterinario ha informato la famiglia del povero Marley dell'illegalità della richiesta e ha subito allertato le guardie che sono intervenute immediatamente per evitare che la disperazione inducesse la famiglia a compiere chissà quale altro gesto folle.
Marley è stato visitato da un educatore cinofilo, il quale ha riscontrato che l'animale è molto affettuoso e bisognoso di attenzioni, traumatizzato dal troppo tempo passato rinchiuso da solo in una gabbia. Al momento Marley si trova in mano ai volontari dell’Oipa, sta seguendo un percorso di rieducazione.
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