Un'equipe di scienziati ha cercato di rispondere a questa domanda utilizzando l'apprendimento automatico dopo aver esaminato la materia grigia di due cagnolini grazie alla risonanza magnetica.
Nello studio, pubblicato sulla rivista Journal of Visualized Experiments, gli addetti, hanno scoperto la differenza tra la percezione canina e quella umana: i cani sono visivamente più in sintonia con le azioni, rispetto a "chi" o "cosa" li stia compiendo. L'informazione in questione è più importante del previsto, poiché fa capire ciò che il cervello di un cane dà la priorità quando si tratta di vista (sapevate invece che i cani più intelligenti del mondo sono anche quelli più giocosi).
"Sebbene il nostro lavoro si basi su due soli cani, offre la prova del concetto che questi metodi funzionano sui cani", afferma la neuroscienziata Erin Phillips. Protagonisti dello studio sono due cuccioloni chiamati Daisy e Bhubo, a cui sono stati mostrati tre video di 30 minuti con protagonisti umani che passeggiavano, gatti e veicoli.
Rispetto agli umani "i cani sembrano essere meno interessati a chi o cosa stanno vedendo e più interessati all'azione stessa", afferma lo psicologo degli animali Gregory Berns. I cani distinguono solo le sfumature di ciò che percepiamo, ma hanno una maggiore densità di recettori visivi sensibili al movimento. "Abbiamo dimostrato che possiamo monitorare l'attività nel cervello di un cane mentre sta guardando un video e, almeno in misura limitata, ricostruire ciò che sta guardando", conclude l'esperto. "Il fatto che siamo in grado di farlo è notevole."