
Il proprietario, Merrof Ekary, era fuggito dalla sua dimora ormai sotto attacco ma quando è tornato un anno dopo sul posto ha trovato la sua micia Gewre ancora lì, a sorvegliare la sua casa e probabilmente ad aspettare il ritorno del suo amato umano.
A raccontare la sua storia è un giornalista freelance, Jack Shahine, vicino di casa e amico di Ekary. «L’ISIS era ormai vicino, regnava il caos, tutti erano spaventati e correvano da una parte all’altra, hanno visto che la gatta aveva partorito, ma non hanno potuto portarla con loro. L’hanno lasciata lì e il mio amico era assolutamente distrutto. Credeva che, rimanendo con la mamma, i cuccioli avrebbero avuto più chance di sopravvivere».
Ekary tornò a casa mesi dopo, a seguito della liberazione di Kobane, per ispezionare il danno e trovò la sua amata Gewre che lo aspettava, anche se purtroppo dei cuccioli non c’era più traccia.
Quando l’amore di un gatto può andare oltre ogni confine o barriera.

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