«Negli ultimi cinque mesi avevamo notato che il nostro cane era diventato particolarmente protettivo nei confronti del nostro piccolo Finn» raccontano Benjamin e Hope Jordan, genitori del piccolo di sette mesi -. Il nostro labrador era sempre più ostile nei confronti di Alexis e un paio di volte abbiamo dovuto trattenerlo fisicamente perché non la aggredisse».
Il comportamento del cane, in precedenza sempre molto docile, ha così insospettivo la signora Jordan, portandola a mettere un iPhone sotto il divano per registrare i rumori di quanto accadeva a casa loro quando c’era solo la babysitter. Ascoltata la registrazione, arriva la terribile conferma: il piccolo Finn è stato vittima di violenze.
«Prima imprecazioni – ha raccontato il signor Jordan – Poi il rumore di schiaffi, il pianto e grida di angoscia di Finn per il dolore che era costretto a sopportare. Non posso credere di aver consegnato il mio bambino a un mostro così. Se non fosse stato per il nostro cane e per l’istinto di mia moglie, sarebbe potuto capitare anche di peggio: la babysitter avrebbe potuto uccidere il nostro Finn».
La babysitter Alexis Khan ha confessato l’abuso un paio di settimane più tardi ed è stata richiesta una pena da uno a tre anni di carcere. Inoltre, il suo nome stato inserito in un registro speciale segnalata per abusi sui minori, impedendole così di lavorare in futuro con i bambini. I Jordans dicono che il loro figlio sta bene e non ha effetti persistenti dal abuso.
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