A ricordarlo è la sede britannica di PETA che si riserva non pochi toni polemici nei confronti del Governo di David Cameron accusato di non avere ancora recepito quanto stabilito nel corso della votazione della mozione parlamentare (vincolante, per quel paese) che ha ormai da tempo deciso per il no a tali tipi di detenzione. Stesso limite si era evidenziato nel corso della consultazione popolare che si era svolta sull’argomento. Ed invece una serie di rinvii, tentativi di conciliazione ed altri escamotage hanno di fatto posto in stallo una decisione che ormai da tempo si sarebbe dovuta ratificare.
Eppure, riferisce nella sua nota PETA, la Gran Bretagna ama vantarsi di essere la nazione patria dei diritti animali. Può ancora definirsi così?
PETA, in occasione dell’annuncio sui circhi olandesi, ricorda i paesi al mondo ove sono in vigore le misure restrittive in tema di detenzione di animali nei circhi. Questo l’elenco: Austria, Bolivia, Bosnia Erzegovina, Colombia, Costa Rica, Croazia, Cipro, El Salvador, Grecia, Israele, Malta, Messico, Olanda, Paraguay, Perù, Singapore, Slovenia.
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