martedì 19 aprile 2016

Cane salva bambino diabetico



Il cane Jedi, un cane “medical detector” ha salvato la vita al suo piccolo “proprietario” malato di diabete. Questa bellissima storia di amicizia e fedeltà sta commuovendo il mondo intero.

Jedi è il cane labrador - DAD Diabetic Alert Dog – addestrato fin da cucciolo a monitorare i livelli di zucchero nel sangue delle persone, ed è lui che ha salvato la vita al suo piccolo umano Luke, 7 anni, malato di diabete.

Il labrador ha riconosciuto, semplicemente annusando il respiro del bambino, che il valore dello zucchero nel sangue stava improvvisamente calando, rischiando il coma diabetico, e si è precipitato ad allertare i genitori del piccolo.

La mamma e il papà del piccolo malato hanno affermato, senza ombra di dubbio, che il loro bambino è vivo grazie al suo amato cane. Dall’ultimo controllo fatto solo un’ora prima, mediante una macchinetta elettronica che misura i valori dello zucchero, tutto era sotto controllo e nulla lasciava presagire che il bambino avrebbe potuto avere una crisi diabetica.

Infatti, il piccolo Luke era stato messo a letto dai genitori, sereni della misurazione appena fatta, ed era stato lasciato nella sua cameretta in compagnia del suo fedele labrador.


Grazie al suo fiuto portentoso, il cane ha subito percepito, con precisione assoluta, che qualcosa non stesse andando per il verso giusto e ha subito allertato i familiari. Grazie all’intervento del suo amato labrador, il bambino è salvo e sta bene, e la sua storia, raccontata dai genitori su Facebook, sta facendo il giro del mondo.

La dedizione e la fedeltà di Jedi sta commuovendo tutti, e ci ricorda – ancora una volta – quanto possa essere preziosa per i bambini l’amicizia di un cane.

L'AUTISTA DI AMBULANZE SIRIANO CHE SALVA I GATTI


Ad Aleppo,gli abitanti hanno lasciato le loro case per trovare un rifugio più sicuro dai bombardamenti. Tra ciò che ciò che resta alle loro spalle ci sono anche loro, i gatti, che ora ora vagano per la città senza che nessuno si prenda cura di loro.Eppure anche in mezzo alla distruzione, alla morte e alla violenza, esiste un angelo. Si chiama Alaa, fa l'autista di ambulanze e, quando non sta correndo per la città per salvare vittime della guerra civile siriana, trova ancora il tempo e l'energia per aiutare le vittime meno conosciute del conflitto, gli animali.

Alaa spende circa 4 dollari dei suoi risparmi ogni giorno per la carne con cui sfama circa 150 randagi nel quartiere di Masaken Hanano, che ormai resta quasi del tutto distrutto e deserto.








lunedì 18 aprile 2016

BUONANOTTE!!


L'OCA GERALDINA E IL PASTORE TEDESCO, UNA STRANA AMICIZIA CHE SALVA LA VITA/LEGGI


Lui, molto duro, scontroso e pronto a mostrare i denti ad ogni occasione. Un passato burrascoso, che ha visto Rex attaccare chiunque si trovasse a tiro, umani e animali. Lei, dolcissima e socievole. Un bellissimo incontro quello tra il pastore tedesco e l'oca Geraldina, ma che ha segnato le vite di entrambi, rendendole inseparabili.


Chi ancora crede che i cani siano aggressivi gratuitamente o per natura, basta guardare queste immagini per cambiare idea. I due non fanno un passo senza l'altro, condividono tutto, dalla ciotola alla coperta senza mai litigare ma scambiandosi coccole senza fine.


Una storia che sembra incredibile e che ha per testimoni i lavoratori del Puriton Horse and Animal Rescue, nel Regno Unito.


Prima di conoscere Geraldina, Rex era vicino al “braccio della morte”. Raccolto da un cantiere, dov'era stato abbandonato legato ad una catena, il pastore tedesco è stato portato al ricovero dove ha trascorso gli ultimi 8 anni.



Sicuramente a causa dei forti abusi per mano degli esseri umani subiti da cucciolo, il pastore tedesco aveva perso la capacità di fidarsi degli altri e aveva assunto un atteggiamento aggressivo nei confronti di chiunque si avvicinasse a lui. Nessuno escluso: da chi doveva portargli il cibo a chi invece era di passaggio. E la possibilità di sopprimerlo sembrava ormai vicina.



Geraldine invece è arrivata da poco al Puriton, dopo essere stata portata dalla famiglia che non poteva più occuparsi di lei. Inizialmente ha trascorso del tempo con l'anatra Donald e altri suoi simili, ma poi ha incontrato il pastore tedesco. E anche lui da allora è cambiato sensibilmente tanto da scongiurare qualsiasi ipotesi di soppressione.


“È bellissimo vederli mentre si coccolano”, ha detto Sheila Brislin, che gestisce il Puriton Horse, raccontando che non appena il pastore tedesco si appresta a fare due passi, Guendalina lo segue, e viceversa. “Sono molto affettuosi e lui sta sempre a leccarle la testa e a baciarla. Stanno stretti stretti e dormono insieme ogni sera. Normalmente ogni uccello che avesse attraversato il suo cammino sarebbe stato mangiato dal pastore tedesco ma non Geraldine”.
Incontri che cambiano, anzi salvano letteralmente la vita.


Una storia bellissima di nome Brezza!!


Ciao a tutti!

Mi presento: mi chiamo Brezza, e sono il cuginetto di Ruby.
Si, lo so non ci somigliamo.


Beh… in realta’ io e Ruby non ci siamo mai visti… e per dirla tutta non c’e’ neanche un vero legame di sangue, ma le nostre vite sono in qualche modo legate, e anche un po’ simili.
Tutto e’ cominciato con questa foto che mi hanno scattato la mamma e il papa’ di Ruby (che per questo ho eletto i miei zii del cuore) il giorno che sono venuti a trovarmi al canile dove sono stato rinchiuso per 3 lunghiiiiiissimi anni!


Me lo ricordo ancora quel giorno!
La mamma di Ruby mi portava a spasso nei prati e mi insegnava ad andare al guinzaglio.
Mi diceva che cosi’, se imparavo a farmi portare al guinzaglio presto avrei trovato degli umani buoni che mi avrebbero preso con se’.
E il papa’ di Ruby mi ha scattato questa foto.


Sono venuto bene, eh?


Mica per niente ero soprannominato “ lo sciupa cagnette” del rifugio!!!
Due scodinzolate e stendevo alle mie zampe tutte le cagnette che incontravo!.
Ma non pensavo di avere lo stesso fascino sulle “umane”.


Si’ perche’ un giorno un’ umana buona ha visto questa foto e si e’ perdutamente innamorata di me!
Ha fatto chilometri per venirmi a prendere!!! Giuro!!


Da allora tutto e’ cambiato!
Inizialmente non vi nascondo che ero un po’ preoccupato.
Non capivo bene dov’ero finito, cosa mi sarebbe successo, se sarei mai ritornato al canile.
Ormai, in fondo il canile lo conoscevo bene… avevo imparato a memoria ogni mattonella, ogni grata del cancello, ogni tegola del tetto, ogni rumore…


Invece “la’ fuori” c’erano cosi’ tante tante cose!!!!
La prima cosa che ho dovuto imparare era riconoscere la mia immagine negli specchi e nelle vetrine!
Che spaventi che mi prendevo all’inizio!.
Ma mica sono stupido io… poi ho capito!
Ho capito che il vetro non si vede ma non ci si puo’ passare attraverso.
Ho capito che quando passa una bicicletta e’ meglio che stia fermo.
Ho capito che i bisogni si fanno fuori.
Ho capito che la cuccia e’ comoda, ma il divano di piu’.


Ho capito che l’anello debole di casa e’ il papa’ e basta che lo guardi adorante,mentre mi esibisco in un perfetto “seduto”, che arrivano biscottini e premietti in abbondanza!!


La mamma invece cerca (CERCA) di non viziarmi troppo e mi riempie di giochini “educativi”.
Le scova di tutte e mi divertono un sacchissimo!!.
I giochini che mi piacciono di piu’ sono le scatoline.
Prepara delle scatoline con dentro dei croccantini o dei biscottini e le chiude bene.
Io devo scovare il modo di aprirle per arrivare al premio!
Troooooppo divertente!!! E’ un gioco che mi fa impazzire!


Devo dire che probabilmente sono portato per questi giochini “cognitivi”.
E sto raggiungendo davvero livelli notevoli!!
Pensate che sono capace anche di risolvere il giochino dei coni!!


Ma ci credete??
Io, un umile cagnetto di canile, che raggiunge certi livelli?


La mamma dice che sono un genietto.


Oggi sono così:


LA MAMMA LEONESSA SALVA IL CUCCIOLO DALLE RAPIDE DEL FIUME IN PIENA - FOTO


NAIROBI - Le foto che hanno commosso il web. Una leonessa madre di un cucciolo di nove settimane ha sfidato l'acqua per portarlo al sicuro. Le forti piogge hanno riempito in pochi minuti il letto di un fiume completamente asciutto nella riserva del Masai Mara in Kenya. Nonostante l'atavica paura dei felini per l'acqua, la leonessa ha seguito il suo istinto per salvare la vita del piccolo ed entrambi ce l'hanno fatta.