giovedì 20 aprile 2017

Bone Bone, il gigantesco gatto star del web/VIDEO




Bone bone il gatto che arriva dalla Thailandia ed è seguito da circa 30mila utenti su Instagram, un felino vip dal pelo folto e le abitudini da giocherellone
Un gatto così soffice da sembrare finto, Bone Bone, dalla Thailandia, è un felino gigante ormai vip sul web, con oltre 30mila followers su Instagram. Si muove sempre con il suo piccolo zaino giallo spinoso, è un giocherellone che ama andare al parco e arrampicarsi sugli alberi. Le dimensioni e la tenerezza del super gatto lo rendono una vera e propria stella, tanto che la gente cerca costantemente di fare delle foto con lui.


Un post condiviso da P'BONE (@bonebone29) in data:








Forlì, Minù il carlino rubato torna a casa grazie alle guardie Oipa/VIDEO



Un controllo a seguito di una segnalazione ricevuta dalle guardie zoofile OIPA Roma sulle cattive condizioni di detenzione di un cane in un’abitazione di Gallicano (RM), ha avuto uno sviluppo inaspettato e fortunato. Le guardie hanno infatti accertato la presenza di alcuni cani, tra i quali una carlina di 7 anni con microchip identificativo, che a seguito di indagini è risultata rubata nel 2014 dal giardino della sua casa a Forlimpopoli, nella provincia di Forlì-Cesena.

I cani erano detenuti da una donna, D.P., di 34 anni, che ha dichiarato alle guardie dell’OIPA di essere la proprietaria degli animali e che la carlina le era stata lasciata dalla cognata al momento irrintracciabile. Gli agenti, non convinti delle spiegazioni fornite dalla donna, hanno avviato accertamenti al fine di verificare la provenienza della cagnolina. Un rapido controllo presso l’anagrafe canina ha consentito di risalire al vero proprietario di Minù, nel Comune di Forlimpopoli in Emilia Romagna, il quale contattato dalle Guardie Zoofile dell’OIPA del nucleo di Forlì-Cesena, tra l’emozione e lo stupore, riferiva che la piccola era stata rubata dal giardino dell’abitazione 3 anni fa e che aveva sporto regolare denuncia di furto presso la locale stazione dei Carabinieri.

Il sorprendente esito delle indagini ha quindi portato le Guardie Zoofile dell’OIPA di Roma ad attivarsi immediatamente, coordinandosi con il Comando Stazione dei Carabinieri di Gallicano, e raggiungere Bologna in treno per riconsegnare Minù al proprietario che, insieme alla figlia tra lacrime e gioia, ha potuto riabbracciarla.

“I furti di cani, soprattutto di razza, da giardini, automobili o fuori dai negozi, sono un fenomeno in crescita perché gli sbocchi criminosi, dall’accattonaggio alla riproduzione scopo vendita, sono purtroppo molteplici – spiega Claudio Locuratolo, coordinatore guardie zoofile OIPA Roma – Ecco perché invitiamo a non lasciare mai il proprio cane incustodito e a ricordare che il microchip, come in questo caso, fa la differenza tra un cane perso per sempre e un cane che può riabbracciare la sua famiglia.”.

La donna trovata in possesso di Minù dovrà rispondere del reato di ricettazione e di false dichiarazioni a pubblico ufficiale, dal momento che durante il primo controllo aveva fornito un nome falso alle guardie zoofile OIPA.


mercoledì 5 aprile 2017

Guardate la reazione di mamma gatto quando gli portano un cucciolo di cane/Video



Un cucciolo di cane abbandonato, viene subito accolto da mamma gatta come se fosse uno dei suoi cuccioli



La commovente storia del cucciolo Rambo che muore per salvare il suo padrone/LEGGI


Rambo si è gettato contro il fulmine che stava per colpire il suo padrone, salvandolo.


Il grande amore per il suo amato padrone, pronto a salvargli la vita sacrificando la propria. E’ quanto è successo nel caso di Rambo, esemplare di pastore tedesco, che ha salvato la vita al suo padrone, il 27enne Jonathan Hardman ed al gruppo di amici che erano con lui. Secondo la ricostruzione di chi era presente, il gruppo di escursionisti era salito su per il monte Biersadt, in Colorado. Si trovavano a 4 mila metri di altezza quando un fulmine improvvisamente si è scagliato contro il gruppo di sportivi.


Rambo, prontamente, ha forse avvertito il pericolo che correva il suo padrone e si è gettato proprio contro la scarica in modo da attirarla sul suo corpo e dunque risparmiandola al suo padrone ed al resto del gruppo. Il cane, è morto all’istante, il padrone e gli altri escursionisti sono ancora provati dall’episodio ma la loro vita non è in pericolo, grazie al sacrifico di Rambo. Hardman ha dichiarato che la giornata era bellissima e dunque non si sarebbero mai aspettati quel fulmine. Dopo aver perso coscienza per qualche secondo, al suo risveglio Hardaman ha subito capito cosa era successo e voltandosi, a pochi metri di distanza, ha visto Rambo giacere al suolo senza vita. L’urgenza del caso ha costretto il gruppo di escursionisti a scappare verso valle, per evitare eventuali alte scariche e dunque Hardaman non è riuscito a dare l’ultimo saluto al suo fedele compagno nè a recuperare il suo corpo che è rimasto in vetta. Il padrone è ancora sotto shock: fa fatica a realizzare che ha perso il suo fedele compagno di avventure in una giornata che doveva essere serena e felice, dove i due inseparabili compagni avrebbero affrontato un’altra delle loro avventure. Gli 8 escursionisti hanno riportato lesioni superficiali, l’unico ad aver perso la vita in modo eroico è stato Rambo, che proprio per questo rimarrà nel cuore non solo del suo padrone a cui ha salvato la vita, ma anche nel cuore di tutti coloro che leggeranno questa commovente storia che lascia l’amaro in bocca ma trasmette anche un importante insegnamento: il cane può essere non solo il migliore amico, ma anche colui che istintivamente è capace di sacrificare la sua vita per il proprio padrone.


Pastore scozzese a pelo lungo/LEGGI


Come il cugino Smooth (Cane da pastore scozzese a pelo corto), deriva dall'incrocio del Pastore scozzese, molto più tozzo degli attuali Collie, con il Levriero russo: l'intento era quello di ottenere la testa allungata e una maggiore eleganza nelle forme. Questo incrocio ebbe all'inizio dei problemi collaterali (ad esempio, la linea ventrale eccessivamente retratta), oggi risolti dall'allevamento moderno. Oggi il Pastore scozzese a pelo lungo, a differenza del cugino, è uno dei cani più conosciuti e amati in tutto il mondo sia per l'estrema appariscenza del mantello che per le imprese sul grande schermo dell'amata Lassie.
Aspetto e caratteristiche

Il Rough collie (così è chiamato nella terra natia) è uno splendido cane di taglia media, forte e agile. La testa è a forma di cuneo, con assi cranio-facciali paralleli e stop leggero ma percettibile. Gli occhi hanno un'espressione dolce, sono obliqui e di colore marrone scuro: un'eccezione in questo caso sono i soggetti blu-merle poiché possono avere uno o entrambi gli occhi blu (gazzuoli). Le orecchie sono piccole, con circa due terzi eretti e l'ultimo terzo cascante in avanti.
Salute e attitudini

Il Pastore scozzese a pelo lungo un cane rustico e robusto ma dev'essere tenuto controllato a causa di un difetto molto diffuso: l'anomalia oculare del Collie (CEA), di origine ancora sconosciuta. Il mantello non necessita di cure esagerate e può restare in forme con una pettinatura quotidiana.

Questo cane è molto dolce e affettuoso ma talvolta può risultare un po' timido; dev'essere infatti fatto socializzare a fondo in tenera età. Nonostante la sua natura intelligente ed eclettica, che lo rende un cane capace di svolgere qualsiasi mansione, a causa del pelo lungo troppo impegnativo è sempre stato “sostituito” dal Pastore tedesco negli impegni di pubblica utilità. In questo modo la sua selezione ha prediletto i fattori estetici per produrre cani da esposizione tanto che oggi le sue doti caratteriali non sono più spiccate come nei suoi progenitori: ad esempio, non tutti i soggetti sono portati per gli esercizi di difesa (anche perché il Collie è sempre stato usato come conduttore di greggi e non come difensore, non essendovi nelle sue terre d'origine, la presenza del lupo). E' comunque un ottimo cane da guardia, vigile e attento. Questo cane ama molto i bambini.


Nazionalità: Gran Bretagna
Dove tenerlo: può stare tranquillamente in casa o in giardino.

Pelo: lungo, molto denso, ruvido, sottopelo morbido e compatto. Criniera e collare molto abbondanti.
Colore: fulvo, che va dall'oro pallido al mogano scuro; tricolore, con predominanza di nero e focature sugli arti e sulla testa; blu-merle, con predominanza di chiaro, blu argentato, nero marmorizzato con focature scure. I mantelli presentano le grandi macchie bianche tipiche dei Collie.
Taglia: maschio 56-61 cm; femmina 51-56 cm

domenica 2 aprile 2017

Se il cucciolo di cane si lamenta di notte/LEGGI


È risaputo che i cuccioli appena arrivano in un luogo nuovo piangono di notte. Sembra essere una costante comune che siano cuccioli di uomo o di cane, quando arrivano a casa i nostri piccoletti sembrano volerci privare del sonno.
Ma perché i cuccioli piangono di notte?
E soprattutto come si può fare per evitare che avvenga questo inconveniente?

La causa fondamentale che scatena il pianto notturno dei cuccioli, consiste nel fatto che questi erano abituati fino ad allora a dormire con i fratelli e la mamma, quindi si sentono soli, e iniziano ad abbaiare e ululare mandando un segnale che è chiaramente un richiamo.

Il cagnolino sentendosi disperso fa quello che ogni cucciolo di animale farebbe in quella situazione, inizia a richiamare con tutte le forze la sua mamma, questo è un comportamento istintivo che in natura può salvare la vita.

Ma attenzione: accorrere alla richiesta di soccorso è sbagliato! In questo modo faremo capire al cucciolo che ogni volta che ulula c’è un padrone pronto ad accorre per consolarlo, ovviamente questa cosa non farebbe altro che aumentare il problema.

Per ovviare a questo inconveniente invece bisogna adottare alcuni accorgimenti che aiuteranno il cucciolo ad ambientarsi. Prima di tutto dobbiamo posizionare la sua cuccia in una stanza tranquilla e inserire al suo interno un indumento vecchio che però conservi il nostro odore, questo espediente farà sentire il cucciolo al sicuro, perché percepirà la nostra presenza durante le ore notturne, e questo aspetto servirà a farlo calmare notevolmente.

Alcuni utilizzano anche un peluche, e una sveglia a lancette che ricorda il battito cardiaco della mamma. In questo caso è bene però fare attenzione alla sveglia che andremo ad utilizzare, perché il cane quasi sicuramente finirà col giocarci, quindi dovremo assicurarci che non ci siano parti che il cucciolo possa staccare e ingerire, perché in tal caso rischierà seriamente di incorrere in una occlusione intestinale.

Nel caso in cui, nonostante i suddetti espedienti, il cucciolo continuerà ad abbaiare, allora come dovremo comportarci? La risposta è semplice: dobbiamo ignorarlo. Altrimenti non capirà mai che quel comportamento è sbagliato, e continuerà ad abbaiare anche in altri momenti, aspettandosi un padrone pronto ad obbedire al suo comando.

Bisognerà avere un po’ di pazienza e aspettarsi qualche notte insonne, insomma sarà un po’ come avere un neonato in casa, per questo la scelta di adottare un cucciolo deve essere sempre ben ponderata e non dovremo assolutamente prenderla con leggerezza.

In ogni modo ci sono delle cose che vanno assolutamente evitate quando il cucciolo abbaierà di notte, prima di tutto è inutile gridargli di stare zitto, anzi questa cosa può sortire l’effetto contrario inducendolo ad abbaiare ancora di più.

Bisogna evitare in ogni modo di dargli attenzioni durante la notte, una volta che ci saremo assicurati che nella stanza non ci sono pericoli per lui, potremo tranquillamente lasciarlo lì e ignorarlo.

Poi non bisogna portare a dormire il cane con sé nel letto. Questa è un abitudine sbagliata di cui tratteremo in modo approfondito in un apposito articolo.

Far dormire il cane con noi nel letto è diseducativo per il cane, e anche andare ad dormire vicino a lui per non farlo ululare è un comportamento che sortirà inevitabili conseguenze negative sull’educazione del cane e nel rapporto stesso tra cane e padrone, facendo venire meno i ruoli che invece devono essere ben stabili per far sì che la convivenza col nostro fido possa essere una bella esperienza e non una tortura per entrambi.

lunedì 27 marzo 2017

FLORIDA: LO SQUALO HA UN AMO CONFICCATO NELLA PANCIA, IL SUB LO SALVA, LO SQUALO RINGRAZIA/VIDEO



Il sub si chiama Josh Eccles che ha avuto tanto coraggio e molta compassione: sono questi i sentimenti che deve aver provato che, immerso nelle acque di Jupiter, in Florida, all'improvviso si è trovato davanti agli occhi uno squalo. L'animale, sofferente a causa di un uncino che aveva in pancia, è stato salvato dall'uomo, ripreso dall'amico fotografo Chris Maddeford. La scena è subito finita su You Tube provocando applausi ed ammirazione per il gesto audace.



venerdì 17 marzo 2017

Salvataggio di una tartaruga marina con un pezzo di plastica conficcato nella narice/VIDEO


Una squadra di ricerca ha trovato un maschio lepidochelys olivacea durante una ricerca sull'acqua in viaggio in Costa Rica.
Aveva un 10-12 cm di plastica paglia conficcata nella narice.
Dopo aver inizialmente pensato che si trattava di un verme parassita e cercando di rimuoverlo per identificarlo, hanno tagliato un piccolo pezzo per approfondire e poi hanno individuato quello che state guardando.
Dopo un breve dibattito su quello che avrebbero dovuto fare lo hanno rimosso con l'estrattore di coltelli dell'esercito svizzero, che era l'unico strumento disponibile sulla loro piccola barca. Ovviamente la procedura è stata molto difficile, ma ci auguriamo che ora e ' in grado di respirare più liberamente.

Hanno disinfettato il passaggio dell'aria con la tintura di iodio e tenuto in osservazione la tartaruga prima di rilasciarla libera.
L' emorragia si fermò quasi subito dopo la rimozione del pezzo di plastica dura, e quando è stata rilasciata, ha nuotato felicemente via.

La tartaruga, molto probabilmente ha mangiato la paglia e rigurgitata la paglia dove e ' finito nel passaggio sbagliato. La cavità nasale di tartarughe di mare è collegato direttamente al palato (tetto della bocca) da un lungo canale rinofaringeo."



mercoledì 1 marzo 2017

Il cane che aspetta la sua amica ogni giorno dopo la scuola/LEGGI


Elisa Lee, una ragazza di 17 anni, un giorno, mentre tornava a casa dopo la scuola ha visto un naso di un cagnolino fuori della sua casa, Lee accarezzando il cagnolino ogni giorno, i due divennero amici. "All'inizio avevo paura che mi avrebbe morso, dal momento che la maggior parte dei cani abbaiano e sembrano aggressivi se ci si avvicina troppo, ha detto Elisa. Ma non l'ha fatto.


I due divennero amici con Lee accarezzando il cagnolino ogni giorno


"La maggior parte del tempo, lui cammina sul posto e aspetta lì per me, per accarezzarlo prima di partire"


Lee ha incontrato il suo proprietario e il vecchio ha rivelato il nome del cagnolino che è Ralph. Ora il cane è dipendente dai passaggi di Lee: "Un sacco di tempo che sembra così triste quando lascio e gli dico addio, ma io gli dico io sarò lì il giorno seguente e così via." ha detto Lee.


giovedì 16 febbraio 2017

Bergamo, 16 mesi di carcere richiesti per il killer dei gatti/LEGGI


Sedici mesi di carcere, è questa la richiesta fatta durante il procedimento a carico di un uomo di 43 anni, di Trescore Balneario (Bergamo), accusato di maltrattamento e uccisione di animali. Avrebbe torturato e ucciso diversi gatti, sono state raccolte prove ed evidenza per cinque animali, ma il loro numero potrebbe essere molto più alto. L'uomo era riuscito a farsi dare in adozione gli animali attraverso canali internet o da ignare affidatarie.
Nel corso del processo l'avvocato Claudia Ricci, che rappresenta come parte civile l'Ente Nazionale Protezione Animali, ha più volte sottolineato "l'estrema pericolosità sociale dell'imputato" e rimarcato la "stretta correlazione esistente tra i maltrattamenti compiuti sui gatti e la propensione a replicare tali violenze, sotto forma di abusi psicologici, sulle persone".

Secondo l'Enpa esiste una concreta possibilità che l'imputato possa "tornare a delinquere". L'uomo infatti era solito documentare le sevizie inflitte ai felini e inviare foto e filmati alle signore che gli avevano affidato i gatti. Per questo è stato anche rinviato a giudizio in un altro processo, giunto a sentenza lo scorso dicembre con una condanna a due anni per stalking.

mercoledì 15 febbraio 2017

Uccisi un cane e due gatti da polpette avvelenate/LEGGI


Non è il primo caso di avvelenamento di animali quello che si è verificato nel Comune di Deruta, e precisamente nella zona di Castel Leone. L'ultimo caso di avvelenamento si è verificato sabato 6 febbraio nella zona Caprareccia. Un uomo si è accorto che il suo cagnolino, (un meticcio, di nome Margòt) ha iniziato a dare dei segni di malore e nell'arco di pochi minuti il suo padrone lo ha visto morire dopo avere rigurgitato della materia gialla sul prato davanti a casa. Paoletti non è riuscito a rendersi conto di ciò che era accaduto al suo cagnolino ma poco dopo stessa sorte stava capitando al gatto che però si è salvato da morte certa, grazie al tempestivo intervento del veterinario. Diverso destino per altri due gatti, purtroppo morti poco prima. Grande l'amarezza del proprietario e lo sconcerto dei residenti della zona che, preoccupati, si sono allarmati in quanto il veleno era stato collocato fino alle immediate vicinanze delle abitazioni, gesto che rende pericolosa la vita non solo agli animali ma anche alle persone che potrebbero toccare, involontariamente, la vegetazione inquinata dai veleni, in particolar modo i bambini. Secondo il parere del veterinario la morte degli animali potrebbe essere imputabile al veleno del tipo stricnina, ma la certezza si potrà avere solo dopo l'analisi dei reperti ritrovati nell'abitazione dell'uomo. Purtroppo non si tratta del primo episodio simile: già da tempo alcuni ignoti sono soliti fare uso di polpette o similari impastati di veleni potenti in grado di uccidere in pochi minuti qualsiasi tipo di animale. Un esemplare di polpetta (carne, mortadella e veleno) è stata mostrata dal veterinario per fare i dovuti accertamenti. Secondo i dati della polizia provinciale nel 2015 ci sono state ben 176 segnalazioni di cui 46 hanno dato seguito a denuncia contro ignoti per avvelenamento di animali.

Jazz, il cane amico degli anziani, ucciso da una polpetta avvelenata/LEGGI



Jazz, il cane amico degli anziani ospitati nella casa di riposo di San Pietro Casasco a Menconico. Un boccone avvelenato ha ucciso il Golden Retriever bianco abilitato alla pet therapy (e cioè la cura delle persone utilizzando l’empatia che si crea tra uomo e animale) e diventato la mascotte della struttura situata nel piccolo comune montano.

«Jazz aveva due anni ed era un cane straordinario che amava ricevere tante coccole strappando un sorriso a tutti – racconta commossa Alessandra Marchesotti, proprietaria del Golden Retriever e direttrice della casa di riposo –. Jazz era stato abbandonato proprio nelle vicinanze della mia casa a Benegassi, frazione di Montancuto (Val Curone). Quel giorno me lo ricordo come fosse ieri: è stato subito amore a prima vista. Il suo sguardo mi ha intenerito e ho deciso di occuparmene. Io e Jazz abbiamo seguito un corso di per therapyad Ovada e dopo aver ottenuto l’abilitazione ha iniziato a collaborare per la struttura donando spensieratezza e amore agli ospiti della casa di riposo».

La notizia della sua morte ha infatti sconvolto i circa 40 anziani della struttura di San Pietro Casasco che si erano affezionati. Tra loro Alberto (classe 1945) e Donato (classe 1935) che amavano trascorrere molto tempo con il loro amico a quattro zampe. Proprio su una delle pareti della casa di riposo sono appese le foto di Jazz insieme a tanti ospiti con la scritta: «Il mondo sarebbe un posto migliore, se le persone possedessero il cuore di un cane».



Purtroppo Jazz, diventato un simbolo locale della vera amicizia che può nascere tra un cane e l’uomo, è stato ucciso da qualcuno che ha disseminato di bocconi avvelenati i campi che circondano il centro abitato di Benegassi. Bocconi molto probabilmente utilizzati da qualche bracconiere per avvelenare le volpiprima di liberare le lepri.

«Jazz è stato ucciso da un boccone di carne macinata con pane inzuppato (secondo i veterinari) di glicole etilico. – racconta Alessandra Marchesotti - Abbiamo cercato di salvarlo in ogni modo. Prima l’abbiamo portato dal veterinario di Gremiasco, poi in una clinica di Arquata e infine nell’ospedale veterinario di Lodi. Purtroppo per Jazz, che si trovava in coma farmacologico, non c’è stato nulla da fare. Il suo cuore ha cessato di battere alle ore 18 di venerdì nonostante sia stato fatto tutto il possibile per salvarlo. Ho segnalato il fatto ai carabinieri di San Sebastiano Curone, al comune di Montacuto e presenterò una denuncia ai forestali sperando di ottenere giustizia. In tanti ora soffrono per questo gesto disumano e tanti sono preoccupati per l'incolumità dei propri animali, ma anche dei bambini che giocando possono toccare questi veleni».

Triste anche il sindaco di Menconico Paolo Donato Bertorelli che si era molto affezionato a questo straordinario cane bianco «che allietava con la sua presenza le giornate sia agli ospiti, sia ai dipendenti che lavorano nella struttura comunale. Lo vedevo spesso correre e giocare con alcuni anziani nel cortile della casa di riposo. Era diventato un vero amico a quattro zampe. Chi ha compiuto questo brutto gesto avvelenando il cane deve pagare».



lunedì 13 febbraio 2017

Poliziotto salva un cane tuffandosi in un lago ghiacciato/LEGGI


Un agente della polizia Peter Colenutt che stava effettuando un giro di ricognizione si è accorto di un cane finito in un lago ghiacciato a Stanley Park a Vancouver, la cui superficie aveva ceduto. Stanley non ha esitato un istante e togliendosi la giacca dell’uniforme, si è precipitato nell’acqua gelida per raggiungere il povero esemplare, piuttosto distante, che non riusciva a tornare sulla riva.

Il cane aveva che aveva cercato di inseguire una pallina, era finito sulla superficie ghiacciata del lago.

Una vera impresa considerando anche le condizioni in cui l’azione di soccorso è avvenuta: alcune foto pubblicate online mostrano Colenutt emergere dall’acqua ghiacciata con l’uniforme a maniche corte tenendo con una mano in cane dal collare.



Il poliziotto non è nuovo ad azioni di salvataggio: già in un’altra occasione Colenutt, insieme a un collega, aveva ottenuto dei riconoscimenti per essere intervenuto in acqua per salvare un nuotatore in preda al panico sempre nello steso lago nello scorso giugno.

domenica 12 febbraio 2017

San Valentino, non regalate animali se non si è certi di poterli amare per sempre


Come ogni anno a San Valentino gli innamorati senza fantasia che non riescono a trovare un idea migliore su cosa regalare alla loro o al loro amato finiscono per ripiegare sui cuccioli di animali. Si stima che saranno circa 8.000 i cuccioli che saranno regalati in questi giorni, non solo cuccioli di cani e di gatto, ma molto spesso conigli, criceti e le immancabili tartarughe d’acqua dolce (molti dei quali pagati a rate). Purtroppo molto spesso si tratta di regali non previsti e che spesso finiscono in case dove difficilmente sono graditi. E per questo come ogni anno almeno per la metà di loro a partire dai conigli e criceti e sopratutto le tartarughe sono destinati ad essere abbandonati appena finisce la passione del momento. “Per san Valentino non regate animali- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA– e men che meno comperateli, cani e gatti non sono peluche o giocattoli, quindi se proprio volete regalate un bel peluche, o se ritenete che sia gradito un animale, andate a cercarlo in canile o in gattile ma che sia un’adozione comunque consapevole, per evitare inutili successivi abbandoni”.

Khan un doberman afferra la bimba dal pannolino e gli salva la vita da un serpente mortale/LEGGI



Quando si adotta un cane, si sa ad un certo punto lui restituire il favore. Può essere attraverso una fornitura giornaliera di baci, coccole ... O anche salvare una vita a un vostro membro della famiglia!

Quest'ultimo è stato il caso di questa famiglia in Atheron, Australia. Quando Catherine ha adottato Khan, un dobermann, non si aspettavano il suo ritorno del favore così in fretta.

Catherine ha descritto Khan come un cane tranquillo, fedele e amorevole. Tuttavia, il suo quarto giorno nella casa di famiglia, è diventato insolitamente aggressivo intorno a Charlotte, il bamba di famiglia.

Prima che Catherine potrebbe verificare su Khan e Charlotte, ha notato il cane di famiglia che prendeva la bimba dal pannolino e poi la trascinò per un poco attraverso il cortile, giusto quel tanto che servì a separarla dal pericolo. Caterina si precipitò per poi verificare l'accaduto.

Come risulta. Khan stava proteggendo la bambina Charlotte da un serpente mortale. Un solo morso è sufficiente per uccidere un adulto.

"Se non avessi visto con i miei occhi non avrei mai creduto", ha detto. "Khan era davvero concentrato, egli continuava a cercare di spingere la sua piccola, ma non funzionava, così lui l' afferrò per la parte posteriore del pannolino e la trascinò dalla spalla per più di un metro."

Proteggendo Charlotte, Khan si è messo in pericolo anche lui ma questo poco importava per lui, la bimba era piu' importante della sua vita.

"Charlotte sembrava piuttosto scossa e Khan urlò, come se fosse stato pugnalato", ha detto Catherine. "Ho capito subito che era un serpente e Khan aveva cercato di entrare tra lei e il serpente prima che accadesse il peggio."


Purtroppo Khan ha avuto la peggio.

Portarono immediatamente 
Khan dal veterinario più vicino per ottenere anti-colpi di veleno. In questo momento, sia Khan e la bimba Charlotte sono salvi, grazie al gesto eroico di Khan, il cane che avevano adottato appena quattro giorni prima!

Grazie 
Khan, sei un piccolo grande angelo./Guarda il video sotto




venerdì 10 febbraio 2017

MUORE UNO DEI SUOI CUCCIOLI MA LA MAMMA NON HA NESSUNA INTENZIONE DI LASCIARLO ANDARE/VIDEO



UN VIDEO EMOZIONANTE CHE FA CAPIRE CHE CUORE GRANDE HANNO GLI ANIMALI E DI QUANTO NOI UMANI DOVREMMO APPRENDERE DA LORO.

GLI MUORE UNO DEI SUOI CUCCIOLI MA LA MAMMA NON HA NESSUNA INTENZIONE DI LASCIARLO ANDARE


400 balene spiaggiate in Nuova Zelanda, 300 gia' morte./LEGGI


Molti i volontari al lavoro in Nuova Zelanda a Farewell Spit, per cercare di salvare circa 90 balene pilota spiaggiate sulla battigia dell’isola. Secondo quanto riportano i media locali, in totale sono 416 i cetacei che si sono arenati e 300 di loro sono già morti. I volontari, residenti e uomini del dipartimento ambientale, hanno formato delle catene umane per passarsi i secchi pieni d’acqua e gettarli sugli animali nella speranza di riuscire, con l’alta marea, a far loro riprendere il mare. Un primo tentativo nel corso della giornata di ieri ha avuto un successo solo parziale, con circa 50 balene che sono riuscite a tornare a largo. Una novantina quelle tornate a riva. Non si conosce ancora la causa di questo fenomeno, ma si tratta del peggior spiaggiamento di massa dal 1918, quando furono circa 1000 le balene pilota ad arenarsi alla Chatham Islands. Secondo l’ong Project Jonah, che sta coordinando il salvataggio, non c’è una sola ragione per cui le balene si arenano sull’isola e le possibili spiegazioni vanno dalle malattie alle condizioni meteorologiche estreme.

giovedì 9 febbraio 2017

Muore di emorragia celebrale, l'ospedale permette al suo cane di dargli l'ultimo saluto./VIDEO



Un legame molto forte tra Mollie il suo proprietario. Quando 33 anni, Ryan Jensen soffriva di emorragia cerebrale fatale, non ha avuto molto tempo per vivere.

Ryan è stato amato da tutti, ma soprattutto dal suo cane Mollie, gli ha mostrato affetto e fedeltà come nessun altro.

La famiglia di Ryan sapeva che non potevano lasciare che le cose tra Ryan e Mollie finivano così, Volevano che Mollie vedesse Ryan per l'ultima volta in modo che non si chiedesse dove era andato, e che lei non pensasse di essere stata abbandonata.

Pertanto, hanno chiesto all'ospedale se potevano portare Mollie a vedere Ryan per l'ultima volta in modo da poter dire addio al suo caro amico. Al che, hanno detto sì!

"L'ospedale ha fatto la cosa più dolce per noi e ci ha permesso di portare il cane di mio fratello per dire 'addio' ... Mio fratello, ha amato molto la sua dolce Millie '', dice la sorella di Ryan Michelle!


Naturalmente, vogliono ricordare con amore il bel legame tra Ryan e Mollie per sempre. Pertanto, hanno deciso di registrare il momento su nastro.

Questo momento rimarrà con Mollie per sempre.

La famiglia tiene Mollie vicino a Ryan, e disse: '' Bye bye papà. '' L'hanno anche incoraggiata a sentire l'odore di lui per l'ultima volta.

Guarda il video qui sotto straziante. Potrebbe essere triste, ma dimostra quanto sia profondo il legame tra il proprietario e il cane corre.




mercoledì 8 febbraio 2017

I NOSTRI EROI A SANREMO l'intero Ariston in piedi per gli eroi di tutti i giorni /VIDEO


Rappresentanti di Guardia di finanza, Croce Rossa, soccorso alpino, esercito, protezione civile, vigili del fuoco anche con unità cinofile. Tra loro gli 'angeli' di Rigopiano, i soccorritori dell'emergenza neve e del terremoto nel centro Italia. "Di eroi ce ne sono tanti - dice Maria De Filippi introducendoli - basta saperli vedere, guardare. Gli eroi sono quelli che non mollano, non si piangono addosso, fanno il loro dovere, vanno a casa senza popolarità né soldi. La cosa importante è non dimenticarli".


martedì 7 febbraio 2017

Cane da combattimento gravida, salvata dai volontari prima del parto./VIDEO


Un gruppo di eroi ha fatto irruzione una fossa da combattimento illegale e ha salvato appena in tempo un cane da combattimento incinta.

Era a poca distanza dal parto, quando un gruppo di soccorritori ha fatto irruzione in una fossa e sono riusciti a trasportare al di fuori il cane che stava quasi per partorire.

Le possibilità del povero cane di sopravvivenza erano critiche. Dopo aver subito un trattamento così duro e violento.

Lei non era che un bambina, ma già, una futura madre.

Una futura mamma che aveva sofferto le pene dell'inferno.

Il suo corpo era martoriato aveva subito diverse lesioni le peggiori che l'uomo può infliggere a un povero animale indifeso. Lei è stata uno dei 112 cani salvati dai violenti scontri.

Si stima che nei soli Stati Uniti più di diecimila persone sono coinvolte in questa pratica barbara e orribile. Questa mamma, insieme con i suoi amici e cuccioli, è uno dei pochi fortunati che sono sopravvissuti in condizioni così difficili.




Il vecchio cane che nessuno voleva è stato adottato/VIDEO



La povera Nelly era considerata un brutto cucciolo che nessuno voleva, 
i suoi proprietari hanno creduto che la bellezza esteriore era più importante di quella interiore.

Per mesi, Nelly è stato vittima di questa convinzione. Lei non è stata considerata per nulla dai suoi proprietari, di conseguenza, è stato portato in un rifugio e dimenticato.

Giorni e anche mesi passavano senza segni di adozione, ed era stata considerata l'eutanasia per il fatto che nessuno lo voleva. 

La sua triste storia è stata condivisa sui social network.

Infine, il grande giorno è arrivato. E 'stata adottata da una famiglia dolce che l'ha portata a vivere in una grande fattoria dove si sente protetta e amata.

Ora, lei ha nuovi amici con cui giocare: cani, gatti, galline e persino cavalli. Il suo proprietario, gli ha dato un nome nuovo e lo ha chiamato: Lilly.


martedì 31 gennaio 2017

Ucsf Medical Center di San Francisco, il gatto Morris entra in terapia intensiva per portare buonumore ai pazienti più gravi/VIDEO




Il gatto è la star del reparto dellʼUcsf Medical Center di San Francisco: a bordo di un carrello raggiunge i malati e si lascia accarezzare


I pazienti lo attendono ogni giorno per ricevere fusa e buonumore in cambio di coccole: "Duke Ellington" Morris è la star del reparto di terapia intensiva all'Ucsf Medical Center di San Francisco, Usa. I ricoverati anche in condizioni critiche aspettano che entri nella loro stanza a bordo di un carrellino, per poter godere della sua benefica compagnia, tutta pelo e fusa. E anche i medici riscontrano giovamento nelle condizioni di salute dei pazienti grazie all'intervento di questo nuovo operatore sanitario specializzato in pet therapy.




venerdì 27 gennaio 2017

Hothel Rigopiano, Neve il pastore abruzzese trovato senza vita tra le macerie.



Il salvataggio dei tre cuccioli di pastore maremmano aveva dato nuove speranze anche per gli animali coinvolti nella slavina sull'hotel Rigopiano, purtroppo però una delle mascotte del resort non ce l'ha fatta.


Neve, il terzo pastore oltre a Nuvola e Lupo non è sopravvissuto alla valanga. Il cane non si trovava dal 18 gennaio scorso, contrariamente agli altri due non era tornato dai volontari e ieri la terribile scoperta. Neve ha trovato la morte tra le macerie dell’albergo insieme ad altre 29 persone. A dare l'annuncio su Facebook è uno dei carabinieri impegnati nei soccorsi di questi giorni.

mercoledì 25 gennaio 2017

Torricella Sicura, Teramo isolato da giorni per la neve, un cane viene salvato da un militare/LEGGI


A Torricella Sicura, in provincia di Teramo, alcuni militari sono riusciti a trarre in salvo un cane rimasto isolato dalla neve. Dopo la vicenda degli ormai famosi pastori abruzzesi, Lupo e Nuvola e dei loro cuccioli che sono riusciti a salvarsi dalla tragedia dell’hotel Rigopiano a Farindola, sono proprio gli animali che continuano ad alimentare la speranza sui dispersi, in una tragedia senza precedenti.  

martedì 24 gennaio 2017

Valanga Hotel Rigopiano, salvati i tre cuccioli figli di Nuvola e Lupo che stanno bene/VIDEO


Ritrovati vivi i tre cuccioli di pastore abruzzese, figli di Nuvola e Lupo: i soccorritori li hanno individuati tra le macerie dell’Hotel Rigopiano, travolto e seppellito da una valanga mercoledì scorso. I genitori, mascotte dell’albergo, si erano salvati dal crollo ed erano scesi più a valle nei giorni scorsi. I cuccioli sono nati il 4 dicembre scorso. Per salvarli è stato abbattuto un muro.

“Erano nel locale caldaia”, ha detto una forestale all’Ansa, “abbiamo seguito le indicazioni su dove trovarli. Le abbiamo passate ai vigili del fuoco, loro hanno fatto un buco nel muro in quel punto e li hanno tirati fuori. Un piccolo raggio di sole”. I cuccioli sono stati portati in jeep da Rigopiano a Penne, dove sono stati rifocillati e visitati da un veterinario. Appaiono in buone condizioni e giocano con i soccorritori e i giornalisti. “I nomi? Glieli daremo – dice il carabiniere forestale – Sono già svezzati”.




Prima che i soccorritori estraessero dalle macerie i sopravvissuti alla slavina, Martina Rossi, da gennaio barista dell’albergo, pubblicava un post sul suo profilo Fb in cui annunciava l’arrivo a Farindola dei due cani: “Lupo e Nuvola, nati e cresciuti all’Hotel Rigopiano, non so come, sono riusciti a raggiungere la mia contrada, una frazione di Farindola (Villa Cupoli) sani e salvi. Questo non può di certo colmare il vuoto e la distruzione che attraversa un paese in ginocchio ancora speranzoso, nell’attesa soltanto di notizie positive, me in prima persona. Ma questi due bellissimi cagnoloni, rivedendoli, di certo sono riusciti a farmi tornare a battere il cuore, almeno per qualche secondo, riportando la speranza”.


Centinaia i commenti di sollievo e speranza degli utenti del social, migliaia le condivisioni della notizia. I due cani – si legge nella pagina Fb dell’Enpa di Ofena (Aq), che posta anche un video degli animali – venerdì scorso sono stati affidati a un’amica del proprietario del resort e sono in compagnia di “Marghotta, figlia di Nuvola”, che già abitava in quella casa. Al resort erano nati da poco i cuccioli salvati oggi, le cui foto erano state postate sulla pagina Facebook dell’hotel, tra le tante immagini allegre e spensierate.













venerdì 20 gennaio 2017

Slavina su hotel Rigopiano, “due dei cani dell’albergo sono arrivati a casa mia sani e salvi. Non so come”


Il proprietario dell' hotel aveva sei cani, di cui tre cuccioli nati a dicembre. La barista dell'albergo in un post scrive che due di loro, adulti, hanno raggiunto la sua contrada. Un utente scrive un piccolo è stato tratto in salvo

“Lupo e Nuvola, i pastori abruzzesi nati e cresciuti all’Hotel Rigopiano, non so come, sono riusciti a raggiungere la mia contrada, una frazione di Farindola (Villa Cupoli) sani e salvi.
Questo non può di certo colmare il vuoto e la distruzione che attraversa un paese in ginocchio ancora speranzoso, nell’attesa soltanto di notizie positive, me in prima persona. Ma questi due bellissimi cagnoloni, rivedendoli, di certo sono riusciti a farmi tornare a battere il cuore, almeno per qualche secondo, riportando la speranza”. Martina Rossi, da gennaio barista dell’Hotel Rigopiano, posta su Facebook l’immagine di due dei sei cani di Roberto del Rosso, proprietario dell’albergo e attualmente disperso. Loro sono riusciti a scampare alla valanga, mentre non si hanno ancora notizie di Neve e di due cuccioli. Uno dei piccoli, secondo quanto scrivono gli utenti sulla bacheca, è invece stato salvato. I tre, nati a inizio dicembre, rimanevano al caldo nel locale della caldaia.