domenica 2 ottobre 2022

New York: Cani, gatti e conigli nei negozi verso il divieto

 


Prima la California ora tocca allo stato di New York fare un passo in avanti per la tutela degli animali vietando la vendita di cani, gatti e conigli nei negozi. La lotta di cui si fa portavoce il Puppy mill pipeline bill è contro il traffico e la compravendita di cuccioli cresciuti in condizioni crudeli. La vendita non verrà vietata agli allevatori ma alle attività terze come i negozi.

Fin dai tempi di Alfred Hitchcock e del suo «Uccelli» i negozi di animali hanno successo non solo nelle grandi città americane, ma anche nei loro film. Oggi però spetta al governatore Kathy Hochul fare la storia trasformando in legge il divieto d’acquisto dei cuccioli. O almeno regolarlo.

L’obiettivo è quello di allinearsi con la normativa già vigente in California. Sulla costa occidentale le attività dei negozi di animali sono ancora consentite ma solo per la vendita di animali provenienti da rifugi e organizzazioni no profit. Ciò permette anche all’acquirente di verificare l’affidabilità delle sue origini.


«In un momento in cui nei rifugi ci sono animali domestici sani e amorevoli in attesa di essere adottati, semplicemente non c’è motivo per consentire la vendita di cuccioli provenienti da allevamenti intensivi». Inizia con queste parole il testo della proposta di legge Puppy mill pipeline bill. Nel documento non si prendono di mira direttamente gli allevamenti intensivi, in quanto molti si trovano fuori dalla giurisdizione delle autorità locali, ma si cerca di regolamentare le attività dei pet store incoraggiandoli a collaborare con rifugi e gruppi di soccorso.


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